Nel segno del Toro

Nel 1975, tre fuoriclasse lasciarono il Torino: chi sono

Stefano Budicin

Nel Segno del Toro / Torna l'appuntamento con un nuovo episodio della rubrica di Stefano Budicin
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Ricordate come, con l'arrivo di Gigi Radice al Torino nel 1975, vi furono importanti cambiamenti all'interno dell'organico granata? C'era nell'aria la volontà di mutare pelle, di modernizzare il gioco dietro le suggestioni di ciò che avveniva in quegli anni in Europa, in Olanda soprattutto. Gigi Radice, forte di questa propulsione al cambiamento, impose a Pianelli di sbarazzarsi di due veterani che per la maglia del Toro avevano dato tanto. Ricordate di chi sto parlando?

Di tre autentici fuoriclasse: Angelo Cereser, Aldo Agroppi e Giorgio Ferrini.

Angelo Cereser è nato ad Eraclea il 6 aprile del 1944. La sua carriera lo vede vestire i panni di portiere, prima, poi di centrocampista e infine di libero. Tanti ruoli sperimentati prima di trovare il suo spazio e affermarsi come uno dei liberi più importanti della storia granata. Un giocatore forte, atletico, rampante, perfetto insomma per militare tra le file del club piemontese.

Cereser esordì a Torino il 19 settembre 1962 contro la Spal. E fu Nereo Rocco a riconoscere in lui quelle qualità che, in capo a due anni, permetteranno a Cereser di raggiungere la prima squadra in pianta stabile. Con l'arrivo di Edmondo Fabbri in panchina, Cereser passò da attaccante a libero, un ruolo che finì per ricoprire fino al ritiro, avvenuto nel 1979.

Aldo Agroppi, classe 1944 nato a Piombino, crebbe nelle giovanili del Toro ed esordì contro la Sampdoria il 15 ottobre del 1967, lo stesso giorno in cui Meroni perse la vita. La sua carriera granata durò 8 campionati, per un totale di 274 partite. Diciannove i gol realizzati e due edizioni di Coppa Italia vinte.

Né Aldo né Angelo si aspettarono, in quell'estate afosa del 1975, che sarebbero stati sostituiti da due giocatori di cui all'epoca nessuno aveva mai sentito parlare: Vittorio Caporale e Patrizio Sala. La scelta, criticata e mal compresa in un primo momento, si rivelò vincente. Ma l'addio dei due campioni, cui si aggiunse quello di capitan Giorgio Ferrini, deciso a fare il secondo di Radice, fu recepito come una vera e propria batosta per i tifosi.

Laureato in Lingue Straniere, scrivo dall’età di undici anni. Adoro viaggiare e ricercare l’eccellenza nelle cose di tutti i giorni. Capricorno ascendente Toro, calmo e paziente e orientato all’ottimismo, scrivo nel segno di una curiosità che non conosce confini.

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