Luce piace perché il suo gioco è celere e risolutivo. La sua presenza desta ammirazione nei compagni e timore negli avversari. Da cosa origina quindi il suo soprannome? Sbaglia chi ritiene sia dovuto alla velocità estrema che lo caratterizzava. C'è da dire che tutti già lo chiamavano "il velocissimo", ma al termine di qualche stagione fu chiaro che Luce non si riferisse solo alla velocità esibita dall'attaccante. Enrico era diventato calvo molto presto, così nelle giornate di sole la sua pelata rifletteva i raggi solari e risplendeva in campo. La cosa venne presa sul ridere da lui prima che da tutti, e così il soprannome sopravvisse al suo padrone. Lo si potrebbe vedere anche in termini metaforici: luce come faro che i compagni seguivano per spronarsi a vincere le partite. E di partite ne vinsero molte, i granata di quegli anni.
Non va inoltre dimenticato che Luce è stato anche il primo granata a vestire la maglia e a segnare un gol in Nazionale. Era il 15 maggio 1910. I nostri giocavano contro la Francia all’Arena Civica di Milano. Luce segnò all’82' portando il punteggio sul 5 a 2, che divenne 6 a 2 di lì a breve. Un risultato sicuramente abbacinante.
Laureato in Lingue Straniere, scrivo dall’età di undici anni. Adoro viaggiare e ricercare l’eccellenza nelle cose di tutti i giorni. Capricorno ascendente Toro, calmo e paziente e orientato all’ottimismo, scrivo nel segno di una curiosità che non conosce confini.
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