MOLINARO: che non suoni assolutamente come una bocciatura per Barreca, tutt'altro, ma devo ammettere che Molinaro ha disputato una buona gara. Una cosa che mi piace di lui e per la quale Barreca deve ancora migliorare è il tempo di inserimento sui lanci del regista. In avanti spesso e volentieri si propone con i tempi giusti. Poi il numero 3 anche e soprattutto in fase di ripiegamento è stato utile alla causa.
ACQUAH: cominci ad apprezzare Acquah quando non ce l'hai e ne senti la mancanza. Che prestazione! Cuore, muscoli e polmoni. Così posso riassumere la sua gara. Certo non ha i piedi di Roberto Baggio, ma ha una potenza fisica che in mezzo al campo è mancata tanto, soprattutto quando Benassi non è riuscito più a tenere alta la qualità di gioco.
BASELLI: è tornato? Si è finalmente deciso a giocare come i suoi piedi divini comandano? Io mi auguro di sì. Voglia, allegria, determinazione faranno di lui un giocatore importante, ma il primo a crederci deve essere lui. L'importante è che adesso non ripiombi nel giocatore abulico che è stato per quasi tutto l'anno.
LUKIC: cresce a vista d'occhio e ha recuperato una quantità enorme di palloni. Ha ampi margini di miglioramento, ma questo ragazzo mi piace e non mi sta facendo sentire la mancanza di Valdifiori.
Il Centrocampo nel complesso è migliorato probabilmente perché i giocatori si sono divisi bene i compiti. Acquah e Baselli negli inserimenti, Acquah e Lukic nel recuperare i palloni, Lukic e Baselli nell'impostazione.
ITURBE: finalmente. A me è piaciuto. Si è impegnato, ha corso, ha mostrato una voglia che inizialmente l'ha portato a strafare. Ora ha bisogno di fiducia, ma allo stesso tempo Iago Falque non si discute. Può essere appannato ma è un giocatore importantissimo per la rosa.
BOYE': la forza fisica di questo ragazzo è incredibile. Subentra a Ljajic e fa tanto di più rispetto al serbo. Fa a sportellate senza timore, è deciso nelle entrate e ogni tanto mi fa venire i brividi per l'irruenza con cui entra sugli avversari. Avesse fatto quel gol dopo quella azione sarebbe venuto giù lo stadio. Si vede che è un diamante grezzo che può diventare di inestimabile valore. Si punti su di lui negli anni a venire.
In definitiva sono contento perché ho visto una partita gagliarda come da mesi non ne vedevo. Sabato pomeriggio ho anche apprezzato le scelte del mister. Non mi soffermo ormai sulla grandiosa prestazione di Belotti o sull'inconsistenza di quella di Ljajic, che a dir la verità ha dato più di una mano in fase di copertura, ma che in avanti è stato letteralmente inconcludente. Apprezzo il fatto che chi ha dato il meglio è chi ha giocato meno per diversi motivi. Questo significa che il gruppo c'è, che l'Europa è ahimé impossibile, ma che il campionato può terminare dignitosamente.
Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.
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