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Altro segnale di resa è stata la guida rossa spianata da Nkoulou a Raùl in occasione del terzo gol. Un “prego si accomodi” che difficilmente si vede sui campi da gioco.
Mentre la gara proseguiva mi tornavano in mente tutte le dichiarazioni del presidente. Il 29 giugno il massimo dirigente granata, dopo l’ufficialità del ripescaggio del Toro in EL, dichiarava testualmente “Avevamo già il nostro piano di rafforzamento, con il mantenimento dei nostri migliori e un paio di innesti che è quanto riteniamo giusto, anche con qualche giocatore in più per avere panchina lunga. Con l’Europa non cambia nulla”. A quanto pare invece è cambiato tutto. La panchina è rimasta corta e i due innesti (che ancor prima però erano tre) non sono arrivati.
L’11 Luglio sempre Cairo dichiarava: “Abbiamo passato la finestra di mercato a dire ‘no’, che a ora, sono stati 11. Erano tutte offerte importanti. Per noi era molto importante mantenere la stessa rosa dell’anno scorso, perché con un allenatore come Mazzarri che lavora molto sui dettami tattici, era fondamentale. […] Vogliamo un attaccante di piede destro che possa giocare a sinistra. Abbiamo alcuni profili, vediamo. C’è tempo, ma ovviamente prima lo prendiamo e meglio è”. Quindi il presidente riconosceva la necessità di prendere qualcuno in tempi rapidi, ma a quanto pare, vista la rosa oggi, non è stato un aspetto di fondamentale importanza per lui.
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L’8 agosto il presidente dichiarava: “Questa squadra deve fare dei passi avanti che sono importanti anche in Europa League, è difficile migliorarla”. Cioè si è passati dalle due pedine da prendere di fine giugno alla difficoltà nel migliorare qualitativamente la squadra per quello che offre il mercato.
Ieri - 22 - agosto prima della gara contro gli inglesi, Cairo diceva che “I nuovi acquisti non sarebbero stati funzionali per questa partita…” certo, se si fanno il 20 di agosto, ovviamente no. Se al contrario si fossero fatti ad inizio luglio, come lui stesso dichiarava il 29 giugno scorso, forse lo sarebbero stati. E dopo la sconfitta in casa contro il Wolverhampton, il presidente ha rilasciato la dichiarazione che apre scenari inquietanti in caso di eliminazione “L’obiettivo mio è quello di tenere tutti i migliori giocatori, io confermo quello che ho detto. Dopodiché le combinazioni di mercato degli ultimi giorni vedremo cosa ci offrono e valuteremo cosa fare. Però non so dirlo adesso, il mio obiettivo l’ho mantenuto fino ad oggi. Poi è chiaro che devi avere tutti quanti che sono felici di restare”.
Ecco fatto. In caso di eliminazione dall’EL, si prevede dunque qualche cessione eccellente motivata al solito modo. A questo punto mi aggrappo al cuore Toro del nostro capitano, che possa trascinare i suoi compagni ad una vittoria in terra inglese che ci consenta in primis di passare il turno e che in secondo luogo non faccia uscire fuori giocatori “infelici di restare”.
In definitiva mi duole constatare che l’atteggiamento della presidenza in questi mesi estivi di calciomercato ha solo evidenziato, a mio modo di vedere, come l’accesso ai gironi di Europa League non sia considerata una priorità. Ce ne faremo una ragione, ma per favore presidente, la prego, la smetta di illudere i tifosi.
Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.
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