Coppa Italia: vista la partita contro l’Udinese, aumenta il rammarico per l’eliminazione con la Fiorentina?
“Sì, è stata deludente. La metto alla pari di quando il Toro andò a Genova contro la Sampdoria per giocare con le seconde linee perdendo contro i blucerchiati. Vero che la Fiorentina era un po’ diversa da quella affrontata in campionato, però non ho visto la grinta e la determinazione che ci voleva; secondo me arrivare in fondo era un obiettivo alla portata e ora invece è la Fiorentina ad avere una grossa chance. Ci sono partite secche e tutto è più imprevedibile come ha dimostrato la Cremonese”.
Tornando alla vittoria con l’Udinese, il match-winner è stato Karamoh. Che ne pensi?
“Fossi nell’allenatore non mi lamenterei della rosa perché mi sembra una buona rosa numericamente e qualitativamente. Anche i giovani che hanno giocato poco, quando impiegati, stanno rispondendo bene; penso ad Adopo, Seck, Bayeye e Karamoh. L’allenatore ha più carte a disposizione per giocarsi questo campionato. Karamoh mi piace parecchio, sa attaccare la profondità più di Sanabria e degli altri attaccanti, diventa un’interessante arma in più”.
Cosa ti aspetti da Milan-Torino?
“Il Milan è la squadra più in crisi che c’è e mi sembra completamente ko. Il Torino deve però giocare da Toro, senza timori reverenziali; sono i rossoneri a doverli avere. Sarà importante partire forte; occorrerà aggredirli nei primi minuti, se si riuscisse ad andare in vantaggio la situazione dei rossoneri diventerebbe ancora più complicata anche a livello ambientale. L’obiettivo dovrà essere quello di sferrare un colpo nella prima fase del match. Occorre mettere ko il Milan ed evitare di resuscitarlo come invece è stato fatto con altri avversari in altre occasioni”.
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