PAROLA AL MISTER

Rampanti: “Radonjic? Ecco perché Juric lo ha gestito bene”

Gianluca Sartori

Della situazione attuale in casa Toro parliamo con Serino Rampanti nel nuovo appuntamento con “Parola al Mister”

Nel posticipo di lunedì 3 aprile il Torino non va oltre l'1-1 in trasferta al Mapei Stadium contro il Sassuolo: di questo e di altri temi parliamo con Serino Rampanti, nella nuova puntata di “Parola al Mister” su Toro News.

Serino, sono due punti persi quelli di Reggio Emilia?“Occorre considerare che la squadra non aveva i due giocatori di caratura maggiore, che sono Ilic e Miranchuk (poi entrato nel finale). Nonostante questo, nel primo tempo è stata fatta un’ottima partita. Poi è successo di prendere un gol e quindi le cose si sono un pochino complicate. Meno male che il gol di Laurienté era in leggero fuorigioco, altrimenti la situazione sarebbe diventata grave. Noto che in quell’occasione c’era stata una sbavatura di Ricci, andato a terra troppo facilmente dopo un contrasto nella metà campo del Sassuolo. Lui ha questa tendenza ogni tanto e lo evidenziammo già dopo Bologna-Torino. Ricci deve imparare a stare più in piedi se vuole diventare un centrocampista titolare della Nazionale come io penso che possa diventare”.

Gravillon al posto di Djidji, anche in prospettiva, è una scelta che ti convince? “Mi pare stia facendo belle cose, sa difendere e ha anche la capacità di cambiare gioco. Ha anche una discreta qualità tecnica. Una sorpresa positiva per me fino a questo punto”.

Ti aspettavi che Sanabria potesse segnare con questa continuità?“Forse si è sbloccato mentalmente. Da fuori non possiamo sapere cosa passa nella testa dei giocatori, e se non rendono a volte hanno le loro ragioni, che siano fisiche o psicologiche. A volte, superati i problemi, poi uno si sente più libero. Evidentemente lui ha superato il suo periodo di crisi e sta facendo bene, il gol contro il Sassuolo è stato fantastico. Un buonissimo segnale anche per il prossimo futuro. Impossibile rinunciare a un giocatore che mostra queste qualità. Perché segna di più fuori casa? Forse perché chi gioca in casa lascia più spazi di chi gioca fuori casa”.

Juric dice che quello che è successo nel derby ha “svegliato” Radonjic. Sei d’accordo?“Nel mio piccolo è successo anche a me qualcosa di simile. A volte sgridi un giocatore, gliene fai e gliene dici di tutti i colori e lo tiri anche fuori, ma lo fai per svegliarlo dal torpore, per fargli capire che non è sufficiente quello che fa. Uno ci prova con le buone, ma se le buone non bastano, allora si fa quello che ha fatto Juric nel derby con la Juventus. Radonjic, se è intelligente, capisce la lezione e in futuro sarà grato a Juric per come lo ha trattato. Anche tu, sono sicuro, ricordi di più i professori che erano severi rispetto a quelli troppo buoni, perché erano quelli che ti hanno insegnato veramente qualcosa. La severità a volte ci vuole”.

La classifica vede il Torino al decimo posto. Che prospettive ci sono?“La Fiorentina e il Bologna stanno andando a mille e credo siano due brutti clienti, sarà difficile terminare davanti a loro. La partita contro la Roma però potrebbe essere abbordabile. I giallorossi mi sembrano una squadra strana e discontinua. Il Toro deve giocare con intensità, Juric chiede sempre la pressione continua e occorrerà giocare in questo modo, cercando di rubare palla. Anche perché la Roma ha poca velocità in difesa. Secondo me è una partita apertissima. Speriamo Miranchuk possa giocare dall’inizio”.