L’ultima volta che ci siamo sentiti avevi caldeggiato il suo rinnovo, la pensi ancora così?
“Penso ancora che meriterebbe di continuare perché ha fatto un buon lavoro. Se posso fare un pronostico, però, credo però che la conferma da parte di Cairo non arriverà, a questo punto. Il mancato raggiungimento dei risultati che avrebbero fatto scattato il rinnovo automatico, unitamente alle due partite con Milan e Spezia, potrebbe incidere nelle valutazioni del presidente”.
Rimproveri qualcosa a Nicola per i due rovesci subiti?
“Sicuramente adottare quell’ampio turnover contro il Milan si è rivelato una scelta errata, perché ha dato alla squadra la sensazione che in quella partita era scontata la sconfitta del Torino. Messaggio sbagliatissimo. Credo che se potesse tornare indietro Nicola non farebbe tutti quei cambi nella formazione ideale. Credo sia sempre giusto non fare calcoli e schierare per ogni partita i giocatori migliori a disposizione, semmai sostituendoli nella ripresa se li si vuole risparmiare”.
Infine, come valuti il battibecco tra Cairo e Immobile dopo Lazio-Torino?
“Sono cose che nel calcio succedono e che ci fossero dissapori era preventivabile visto tutto quello che è successo tra le due società lungo tutta la stagione. Forse Cairo si aspettava una certa “gratitudine” da parte di Immobile, ma all’interno di una gara i rapporti si dimenticano. Quanto accaduto non mi ha sorpreso, così come il fatto che Cairo fosse agitato a fine partita: la posta in palio era davvero enorme. In generale, credo sia giusto che le squadre diano sempre il massimo: lo ha fatto la Lazio, ma anche il Crotone col Benevento e il Cagliari contro il Milan”.
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