Juric ha pungolato Belotti prima della partita in conferenza stampa, definendolo “inesistente” nei match fuori casa. Cosa ne pensi?
“Penso che lo abbia pungolato mediaticamente. Non certo per sminuirne il valore o per mancargli di rispetto, ma per stimolarlo a cambiare marcia. E il giocatore ha risposto bene. Quindi bravi tutti e due. E bravo Izzo, che sta confermando di essere un giocatore affidabile. Se qualcuno aveva dei dubbi su di lui, glieli sta togliendo”.
Complici anche le varie assenze, si è vista a centrocampo la coppia Ricci-Mandragora. I due insieme ti sono piaciuti?
“Mi sono piaciuti e penso che Ricci possa aprire prospettive nuove in questo Toro. Ha caratteristiche che possono ampliare le possibilità a disposizione di Juric, sempre se darà seguito ai suoi programmi al Toro. L’assetto col doppio regista, perché Ricci e Mandragora a mio parere lo sono, è ben diverso da quello con Lukic e Pobega che abbiamo visto spesso nel girone di andata”.
Dunque, cosa può cambiare nel Toro?
“Lukic e Pobega danno più fisicità, lotta e aggressività, mentre Ricci e Mandragora possono dare più qualità nel palleggio e più capacità di ragionare. Juric può scegliere di volta in volta quale coppia conviene utilizzare, e non solo. Ricci e Mandragora, per le loro caratteristiche che possono aiutare nella costruzione del gioco, possono portare anche a un cambio di modulo che prevederebbe non più due trequartisti e una punta, ma due punte e un trequartista, con quest’ultimo che può essere Lukic o Brekalo a seconda delle occasioni. Si tratta secondo me di una ipotesi interessante che potrebbe dare uno spartito tattico alternativo a questa squadra e mi aspetto che Juric la prenda in considerazione”.
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