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Torino Primavera, la missione salvezza è ripartita: dopo la sosta c’è una squadra diversa

Roberto Ugliono

Primavera / La qualità di Karamoko, la crescita di Tesio e la maggiore intesa del reparto difensivo sono i primi segnali di crescita

"La Primavera vista fino al 3 ottobre lasciava molti dubbi su una possibile salvezza. Tre mesi di lavoro dopo, la sensazione è diversa. Ci sono diversi fattori da considerare. Il primo (e più importante) riguarda l'inserimento dei giocatori. Cottafava molti innesti li ha avuti a disposizione a campionato iniziato. Basta pensare che 5 dei titolari di ieri contro l'Inter sono arrivati dopo la prima giornata: Sava, Horvath, Karamoko, Aceto e Spina. Non tanto per demeriti della dirigenza, ma per questioni legate al Covid (fino a settembre inoltrato era possibile far allenare solamente giocatori che non stessero in convitto). In questo modo è difficile sia per i giocatori fare bene sia per l'allenatore metterli nelle condizioni di fare bene.

"SEGNALI POSITIVI - Dopo mesi di lavoro infatti si è visto un Torino diverso. Nel primo tempo i granata hanno fatto vedere per larghi tratti una buona manovra, fatta di fraseggio corto e scambi in velocità. Nel secondo la nota migliore è lo spirito di squadra che ha permesso a Greco e compagni di portare a casa il pari (per niente scontato visto come si stava mettendo la gara). Il Torino è dunque più compatto. A settembre e ottobre gli avversari affondavano con troppa facilità e i cinque rigori subiti in cinque partite erano un numero che denotavano poca concentrazione. Contro l'Inter questi difetti non si sono più visti. I granata hanno difeso con ogni mezzo a loro disposizione.

"CRITICITÀ - Eppure ci sono anche altri aspetti da tenere in considerazione. Innanzitutto il Torino è stato messo sotto da una squadra senza fuoriquota in campo (il Toro ne aveva ben 4) e con tanti 2003. Aspetto che denota innanzitutto la maggior qualità dei nerazzurri. E poi anche una differenza di condizione fisica comprensibile. Più brevilinei i nerazzurri e più fisici i granata, motivo per cui al Toro servirà più tempo per trovare la giusta condizione. L'aspetto più negativo della gara, però, è un altro. L'approccio alla partita. Troppo ballerino il Torino visto nei primi 15 minuti, quasi disincantato. I ragazzi sono giovani e hanno davanti ancora tempo per avere una mentalità da professionisti, ma è bene iniziare a lavorarci. La reazione dopo il gol subito ha permesso ai granata di salvarsi. Un atteggiamento del genere, però, potrebbe non bastare in futuro. Già mercoledì la partita sarà ancora più probante. A Volpiano arriverà il Milan. I rossoneri sono una delle migliori squadre del campionato e il Torino dovrà dare continuità a quanto di buono fatto nel primo tempo contro l'Inter. La salvezza è possibile soltanto così.