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De Pandis (CalcioLecce): “L’arma del Lecce? La compattezza, mai più di 2 gol presi”

Federico De Milano

Domenica alle 12:30 il Toro farà visita al Lecce, per conoscere i punti di forza e i punti deboli della squadra di Baroni abbiamo fatto alcune domande a chi la conosce molto bene

In occasione della gara di domenica Lecce-Torino abbiamo fatto alcune domande a chi conosce molto bene la squadra di Baroni. Si tratta di Gabriele De Pandis che si è gentilmente concesso ai nostri microfoni per introdurci alla partita dandoci delle dritte sui prossimi avversari del Toro, dato che segue sempre da vicino la formazione giallorossa per conto di CalcioLecce.

Buongiorno Gabriele, in che condizioni arriva il Lecce a questa sfida contro il Torino? Come sta la squadra dopo le ultime partite? Baroni dovrà rinunciare a qualche giocatore infortunato?"I giallorossi hanno subito due sconfitte di fila contro Sassuolo e Inter. La squadra ha ormai costruito una sua identità ben precisa sin dall’ultima parte del girone d’andata, con l’accelerazione a livello di risultati e punti a cavallo della sosta mondiale. Nelle ultime gare la difesa ha dimostrato di avere le solite garanzie, ma c’è da migliorare assolutamente la precisione offensiva. Un tiro in porta in due gare è troppo poco per una squadra che deve spingere per raggiungere un risultato, la salvezza, che sarebbe grandioso. Contro il Torino rientrerà Baschirotto, assente per squalifica, e non faranno parte i difensori centrali Dermaku e Pongracic, lungodegenti. L’ex Roma Primavera Voelkerling Persson è rientrato a pieno ritmo in settimana e potrebbe essere una terza chance per l’attacco dietro a Ceesay e Colombo".

Il campionato disputato fin qui dai giallorossi può definirsi soddisfacente rispetto alle previsioni di inizio stagione? C’è un buon margine sulla zona retrocessione."Assolutamente. Nessuno avrebbe immaginato un cammino così da parte del Lecce. Complice anche l’andamento lento delle ultime tre, i giallorossi hanno dimostrato di avere un ruolino di marcia ottimo. Sono solito dividere il campionato del Lecce in più fasi. La prima, a partire dall’inizio agostano, in cui si doveva badare perlopiù a non subire gol pagando in zona offensiva. Dall’1-1 con l’Udinese Baroni ha poi alzato il baricentro del Lecce, ormai solito ad affrontare gli avversari con intensità negli uno contro uno, poggiandosi sulle sicurezze acquisite della difesa".

Quali sono i punti di forza del gioco del Lecce? Su cosa dovrà stare più attento il Torino?"La compattezza. Il Lecce non ha mai subito più di 2 gol nella stessa partita in stagione. Hjulmand a centrocampo si sta dimostrando un calciatore di dimensione europea e tutta la fase difensiva, al di là dell’esplosione di Baschirotto, del ritorno a buoni livelli di Umtiti e delle parate di Falcone, si sta esprimendo bene. Il Toro dovrà stare attento alle palle perse dal centrocampo in poi. Il Lecce è una squadra che si sa distendere bene in ripartenza con le folate delle ali Strefezza, capocannoniere di squadra, e Di Francesco".

D’altro canto quali sono i punti più vulnerabili della formazione giallorossa? Su cosa dovrebbero puntare i granata per fare male?"Paradossalmente, una delle armi del Lecce può diventare una debolezza. L’identità comandata da Baroni espone la squadra a rischi in occasione di errori in fase di costruzione. Il velocissimo break da cui è nato il gol di Mkhitaryan a San Siro sarà sicuramente nell’archivio dei video che Juric farà vedere ai suoi calciatori".

Chi sono i due o tre giocatori più in forma del Lecce? Chi potrebbe essere un potenziale uomo-partita e quindi un giocatore da tenere particolarmente d’occhio? "Facile dire Strefezza. L’italo-brasiliano sta mancando nelle ultime gare e la produttività offensiva del Lecce, come già descritto, ne risente. Quindi Gabriel non è di certo in forma. Al top ci sono sempre Baschirotto, insidiosissimo sulle palle inattive (già 3 gol più l’autorete di Ibanez propiziata in Lecce-Roma) e Hjulmand, un calciatore al top del campionato per recuperi palla e percentuale di duelli vinti. Lecce-Torino è storicamente una partita in cui l’intensità fisica fa la differenza. Di certo domenica non ci sarà la salvezza in palio come in altri appuntamenti campali, ma immagino sicuramente una gara tirata, di più rispetto all’andata".