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Giannattasio (RadioFV): “Mandragora? È uno degli errori della società viola”

Federico De Milano

Scopriamo lo stato di forma della Fiorentina grazie a chi segue ogni giorno da vicino le vicissitudini dei viola

Dopo un inizio di 2023 che ha visto il Torino ottenere solamente due punti in tre partite di campionato, ora per i granata arriva la trasferta di Firenze. Per conoscere meglio lo stato di forma e i punti di forza e di debolezza della formazione viola abbiamo fatto alcune domande a Andrea Giannattasio, di Radio Firenze Viola nonché collaboratore del Corriere dello Sport, che si è gentilmente concesso ai nostri microfoni.

Buongiorno Andrea, come sta la Fiorentina dal punto fisico e morale? Italiano può contare su molti componenti della rosa o la lista infortunati lo preoccupa?

"Sicuramente la Fiorentina non può essere soddisfatta della ripresa di questo nuovo anno ma in generale la stagione resta deludente perché avere 8 punti in meno rispetto all'anno scorso è una sorpresa per tutti. Anche se in realtà la sensazione che la squadra non fosse all'altezza della scorsa stagione ce l'avevamo perché c'erano troppe scommesse nella squadra. La partita con la Roma era uno scontro diretto e dopo la sconfitta il divario è aumentato in modo forse decisivo e definitivo. Per quanto riguarda gli infortunati, contro il Torino rimangono fuori Sottil, Cabral e Martinez Quarta. Hanno invece recuperato Mandragora e Saponara".

Possiamo aspettarci una sfida molto equilibrata tra due squadre che in classifica hanno gli stessi punti e che hanno lo stesso andamento in campionato? Rischia però magari di essere una partita tra due squadre senza grandi obiettivi.

"Sarà una partita con poco valore sia per la Fiorentina che per il Torino. Fanno lo stesso campionato ma difficilmente una delle due o tutte e due lotteranno per le coppe europee. Sicuramente sarà una partita equilibrata ma temo noiosa perché entrambe avranno in testa la gara di Coppa Italia. Per il Torino arrivare 8°, 9° o 10° potrebbe anche rispecchiare il valore della squadra e gli investimenti fatti. La Fiorentina invece lo scorso campionato era arrivata settima e quest'estate ha alzato il monte ingaggi e ha speso molti soldi, ci si aspettava qualcosa in più".

Ci sarà poi il secondo atto di questa sfida con il quarto di Coppa Italia che si giocherà sempre a Firenze. Quella potrebbe essere una partita molto più importante e dal maggior peso per entrambe?

"Credo che quella partita possa essere molto importante per tutte e due le squadre perché potrebbe servire per dare un senso alla stagione. Penso che questa qui di campionato e poi quella di Coppa Italia del primo febbraio saranno due gare completamente diverse".

Come sta andando la stagione dell’ex Mandragora? E invece Amrabat? Juric lo ha più volte chiesto da quando è arrivato a Torino e rappresenta un po’ un rimpianto per i granata.

"Mandragora sta disputando una stagione molto anonima e non in linea con quanto era stato pagato, cioè circa 9 milioni. La Fiorentina aveva la possibilità di riscattare Torreira per circa 15 milioni ma ha preferito spenderne 9 per Mandragora. Però è un giocatore diverso e che non dà la stessa qualità, questo per me è uno degli errori della società. Amrabat è invece una delle scelte vincenti della Fiorentina. Nonostante l'elevata cifra spesa per prenderlo tre anni fa i primi due anni sono stati complessi. Adesso è titolare e la Fiorentina ha vinto la sua scommessa perché sta facendo molto bene quest'anno e ha giocato un Mondiale straordinario".

Chi possono essere i due o tre giocatori della Fiorentina che un tifoso del Toro dovrebbe temere maggiormente sabato sera? Chi sono quelli che in questo momento di stagione sembrano più in forma?

"La squadra è partita molto col freno a mano tirato. Dico comunque Terracciano che tra poco avrà la concorrenza di Sirigu e quindi dovrà difendere il suo posto in porta. A centrocampo Amrabat che è tornato bene dal Mondiale e poi indico Gonzalez in attacco perché è il giocatore che può cambiare gli equilibri da un momento all'altro e credo che potrà partire da titolare con il Torino. Lui è il calciatore di maggior qualità della squadra e deve cercare di essere decisivo da qui a fine stagione".