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Pinna (Gazzetta dello Sport): “A Cagliari si pensa all’Europa e verso il Toro filtra ottimismo”

Andrea Calderoni

Intervista / Le parole del giornalista che segue da vicino il Cagliari in vista della gara di domenica alle 15 al “Grande Torino” tra i granata e i sardi

“Il Cagliari arriva carico alla sfida di Torino, emotivamente sta bene e i tifosi si stanno facendo la bocca a questa situazione favorevole di classifica”. Presenta con le seguenti parole il momento dei rossoblù sardi il giornalista Roberto Pinna, corrispondente de La Gazzetta dello Sport per il Cagliari e firma di centotrentuno.com. Non potrebbe essere altrimenti, visto che i sardi sono quinti in classifica, a sole due lunghezze dal quarto posto occupato attualmente dal Napoli.

Buongiorno Roberto, che atmosfera si respira a Cagliari dopo questa partenza sprint della squadra di Rolando Maran?

“Elettrica. I tifosi sperano di poter lottare per l’Europa fino al termine del campionato. La società vola un po’ più basso, però è inutile negare che l’entusiasmo si percepisce anche ai vertici del club. Il Cagliari è reduce da sei risultati utili consecutivi: non era mai accaduto nell’era Giulini”.

Un Cagliari maturato mentalmente quello di questo inizio stagione.

“I ragazzi di Maran ora pensano che possono giocarsela con tutti, perché hanno vinto a Napoli e hanno pareggiato a Roma un match molto complicato. Anche in vista del Toro filtra ottimismo, ma c’è la consapevolezza che sarà una gara tutt’altro che semplice, nonostante il periodo non brillante dei granata”.

Detto ciò, che partita ti aspetti domenica?

“In trasferta il Cagliari si chiude bene e riparte forte. Ha vinto così a Napoli e a Parma. È una formazione ostica quella di Maran lontano da casa. Il Torino, però, dovrà fare la gara e non dovrà farsi prendere dalla frenesia. Penso sarà una partita sporca”.

Del Cagliari colpisce una straordinaria duttilità degli interpreti, sei d’accordo?

"Assolutamente sì. È stata fin qui l’arma vincente dei rossoblù. Ha molti volti questo Cagliari. Può partire con due punte e il trequartista, poi può passare ad uno schieramento con un solo attaccante e ancora può proporre un solido 3-5-2. Alcuni interpreti si trovano a ricoprire più ruoli nella stessa partita. Ad esempio, Nainggolan ha già giocato da trequartista, regista e mezz’ala”.

C’è un reparto in cui è meno completo il Cagliari?

"In attacco sicuramente la coperta è un po’ corta. Tuttavia, bisogna rimarcare il mercato estivo del Cagliari. È stato veramente importante ed è riuscito a sopperire ai gravi infortuni di Pavoletti e di Cragno".

Ti ricorda un Cagliari del passato quello della stagione in corso?

“È certamente differente rispetto alle ultime versioni, poiché l’assenza di Pavoletti ha fatto cambiare volto ai rossoblù. Ci sono più alternative e non soltanto i cross in mezzo all’area. Assomiglia un po’ al camaleontico Cagliari di Allegri”.