ITALIA GRANATA

Prestiti Toro, il primo bilancio: bene Horvath, Haveri non trova spazio in B

Alberto Giulini Vicedirettore 

Da tenere d'occhio Dembele, che sta trovando sempre più spazio in un Venezia d'alta classifica

Arrivati ormai ad un terzo di stagione, è possibile tracciare un primo bilancio sui giocatori che il Toro ha ceduto in prestito tra serie minori e campionati stranieri. C'è chi sta mandando segnati positivi, Horvath in primis ma anche Bayeye. C'è chi come Passador non ha trovato spazio e c'è ancora chi sta faticando ad imporsi anche nelle serie minori.

Serie B: Bayeye ok, Haveri oggetto misterioso

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Partendo dalla cadetteria, il miglior granata fino a questo momento è stato Bayeye. Ceduto in prestito all'Ascoli, il terzino sta trovando spazio con continuità, mettendo in mostra buone doti in fase offensiva. Lo step intermedio era quello di cui Bayeye aveva bisogno: l'ex Catanzaro sta dimostrando di essere un giocatore che in Serie B può fare buone cose, il tempo dirà se meriterà palcoscenici superiori o la cadetteria sarà destinata a rimanere il suo habitat. Nell'Ascoli c'è anche Haveri, finora oggetto misterioso: l'ex Rimini, prelevato in estate, è stato impiegato con il contagocce (26' minuti spalmati in tre presenze in campionato, titolare solo in Coppa Italia). Il suo acquisto, al momento, è ancora tutto da giustificare. È in crescita il minutaggio di Dembele, in prestito in un Venezia che sta facendo grandi cose ed è attualmente secondo in classifica. Il terzino aspetta ancora l'esordio da titolare, intanto Vanoli gli sta concedendo sempre più spazio da subentrante e le risposte sono state positive: la strada intrapresa è quella giusta, a maggior ragione considerando l'elevato livello su cui si sta esprimendo la squadra. Chi ha faticato ad incidere è Rauti, ora in prestito al Sudtirol: al secondo anno consecutivo in Serie B, il centravanti classe 2000 non sta riuscendo a fare la differenza ed è ancora a secco di gol (appena 184' e un assist).

Serie C: Di Marco in rampa di lancio, beffa Passador

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In Serie C spicca un nome su tutti: Di Marco. Centrocampista classe 2003, è stato confermato in prestito alla Virtus Francavilla dove aveva già giocato la scorsa stagione. Un infortunio lo ha frenato la scorsa giornata, ma fino a quel momento aveva sempre trovato spazio da titolare, dimostrando di poter assolutamente continuare a giocare tra i professionisti. Di spazio ne ha trovato molto meno il coetaneo ed ex compagno Savini, ora al Novara. Penalizzato anche da una squadra in difficoltà, l'ex capitano della Primavera ha trovato una sola presenza in campionato ed è attualmente ai box per un brutto infortunio muscolare. Cerca ancora il primo gol Caccavo, autore finora di un discreto avvio tra i professionisti con la maglia della Pergolettese. Il più sfortunato tra i granata in prestito è senza dubbio Passador: ad inizio stagione al Rimini gli è stato preferito un altro portiere come titolare, il club si è successivamente affidato al mercato degli svincolati ed ora l'ex Primavera è terzo nelle gerarchie. A gennaio servirà un cambio di maglia per non sprecare una stagione, ma non sarà facile trovare una squadra in cerca di portiere a metà stagione.

Estero: Ilkhan in crescita, briciole per Weidmann

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Tra i granata in prestito all'estero tutti gli occhi sono ovviamente puntati su Ilkhan, arrivato tra grandi aspettative nell'estate del 2022. Tornato in patria, il giovane turco ha iniziato solo ultimamente a trovare più spazio tra le fila del Basaksehir. Sul giudizio della sua stagione influiscono ovviamente le difficoltà del club, attualmente terzultimo in classifica. Il cambio in panchina ha agevolato Ilkhan, che ha trovato un crescente minutaggio e nell'ultima gara ha trovato la prima da titolare. Il bottino di appena 7 presenze è dunque misero, ma il giovane turco è in crescita e ha fatto vedere buoni spunti che dovrà ora confermare. Chi sta invece viaggiando a buoni livelli è Horvath, nuovamente in prestito al Kecskemeti (Ungheria): 5 reti e 4 assist in 13 presenze per il trequartista, che nel calcio ungherese fa la differenza ed è ormai entrato in pianta stabile tra i convocati della sua nazionale. L'impressione è che la sua carriera sia ad un bivio: il Toro dovrà decidere se monetizzare o metterlo alla prova in un campionato più competitivo. Difficile giudicare l'avvio di stagione di Weidmann, in prestito con diritto di riscatto al Fortuna Sittard (campionato olandese): appena 13' in campionato, a gennaio bisognerà valutare se trovare un'altra sistemazione.


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