Rassegna Stampa

La Gazzetta dello Sport: “Rinascimento Toro. Con Juric si apre una nuova era”

Redazione Toro News

Le pagine dedicate al Torino dei principali quotidiani in edicola

L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport racconta la conferenza stampa di presentazione di Juric, dedicando però le sue colonne principalmente alle parole di Cairo, che ieri si è espresso così: "Dobbiamo tornare allo spirito originario del Toro, quello dell’estate 2012 quando risalimmo in Serie A, con giovani motivati e vogliosi di essere con noi. Oggi è un giorno importante perché introduciamo Ivan Juric. Certo, lui non ha bisogno di presentazioni perché è un top. Ma per noi è un innesto importante. Una sera - racconta Cairo - vidi in tv Verona-Inter, rimasi impressionato. All'epoca non avevo mai parlato con il mister. Alla fine della gara, ascoltai la sua intervista di cinque minuti nella quale mi aveva colpito per quello che diceva e per il modo con cui lo faceva. Mi trasmetteva qualcosa di speciale. Già all’epoca dissi a Vagnati di volerlo incontrare: un giorno, poi, ci siamo visti in un albergo mangiando qualcosa insieme. Quel primo incontro mi aveva confermato la sensazione di una persona top. L’estate scorsa ci siamo risentiti al telefono, ma lui aveva scelto di restare al Verona. Mi aveva detto: “Presidente grazie, ma non me la sento perché Verona mi ha dato un’opportunità importante quando nessuno me ne offriva una. Credo che sia giusto, per un fatto di gratitudine, restare a Verona”. Gli dissi: “Mister non posso dirti nulla”. Quest’anno ci abbiamo riprovato, perché era rimasta questa voglia. E stavolta ci siamo riusciti nonostante lui avesse tantissime richieste. È nato subito un feeling. Permettetemi di ringraziare il presidente Setti: si è comportato in maniera eccellente con noi".

Su Nicola: "Si è messo al lavoro con grandissimo impegno ed entusiasmo, ricompattando tutti. E ha ridato entusiasmo anche a me... Pensate che da quando Nicola è arrivato, il 19 gennaio, fino al 23 maggio, ultima di campionato, in 125 giorni sono stato con la squadra, tra partite, allenamenti e ritiri 37 volte. Ho dedicato un tempo incredibile, ma era giusto farlo: lui mi ha contagiato".

Ulteriori dettagli nell'edizione odierna del quotidiano.