01:52 min
Il tema

Juric prepara bene la gara ma i suoi cambi non funzionano, quelli di Palladino sì

Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

Il Torino parte forte e domina, poi nella ripresa i cambi del croato non convincono

Una partita ben preparata e ben giocata con l'ormai consueta macchia di un calo nel finale probabilmente non gestito al meglio con le sostituzioni: così si potrebbe riassumere la condotta tattica di Ivan Juric. Il suo Torino ha pareggiato 1 a 1 contro il Monza ed è stato ripreso negli ultimi cinque minuti dopo essere passato in vantaggio con Sanabria. Juric ha sicuramente azzeccato l'undici iniziale. Ha puntato sui giocatori più qualitativi della sua rosa e l'esito è stato positivo. La mediana composta da Ricci e Ilic piace sempre di più e sta prendendo le giuste misure. Inoltre, Juric ha deciso di schierare Rodriguez come braccetto di sinistra e Vojvoda a tutta fascia sulla corsia mancina; in questo modo ha garantito più spinta grazie al kosovaro e più tecnica in fase di impostazione grazie all'elvetico. Nemmeno sulla trequarti si è risparmiato il tecnico croato, piazzando dal 1' i due giocatori che alla vigilia della stagione si potevano considerare i titolari, ovvero Vlasic e Miranchuk. Insomma, tutte le mosse di Juric sono andate in una sola direzione: avere il massimo della qualità in campo per mettere del filo da torcere a un Monza spensierato, organizzato e propositivo.

 

Il Torino prepara bene la partita, poi nella ripresa cresce il Monza

—  

Le cose sono andate bene nel primo tempo, che sarebbe potuto terminare con più di un gol di vantaggio. Lo stesso Juric ha dichiarato: "Grande partita, dominata per il primo e gran parte del secondo" (LEGGI QUI). Il Torino ha creato i presupposti per più gol ma, come spesso è successo, non ha concretizzato tutto quello che ha prodotto, anche a causa di un Di Gregorio molto abile tra i pali. Le cose sono andate diversamente nella ripresa, con il Monza che via via ha preso sempre più metri di campo fino ad arrivare al pari. Dicevamo in apertura che qualcosa di diverso poteva essere fatto per quanto concerne le sostituzioni. Non ha pienamente convinto la tripla sostituzione del 76'. Il triplo cambio ha tolto tre giocatori alquanto tecnici (Ilic, Miranchuk e Vlasic) per inserire Linetty, Seck e Karamoh, ovvero tre ragazzi dalle caratteristiche di velocisti. In un solo istante Juric ha quindi pesantemente modificato l'assetto della propria squadra e l'ha fatto in un momento della partita molto delicato. Di certo in panchina mancava una risorsa importante come Radonjic, ma questi cambi di fatto hanno abbassato la capacità della squadra di tenere il dominio del gioco. Sotto la lente d'ingrandimento sono finiti anche gli ingressi di Bayeye e Adopo, considerato che entrambi sono stati coinvolti nell'azione dell'1 a 1 di Caprari.

Le mosse di Juric: togliere Sanabria non è stato brillante

—  

Bayeye non giocava dal 28 gennaio, mentre Adopo dal 12 marzo: dunque metterli in campo a 10 minuti dalla fine in un match tirato e ancora in bilico contro un Monza in fase di spinta è apparsa una scommessa che alla fine non ha pagato i dividendi. Tra l'altro, Adopo è stato inserito al posto di un brillantissimo Sanabria e quindi dall'81' in avanti, ovvero 5 minuti prima del gol dell'1 a 1 di Caprari, il Torino si è ritrovato in campo con una specie di 3-4-1-2 con Ricci trequartista centrale alle spalle di Seck e Karamoh larghi. Anche questa è una scelta discutibile: innanzitutto è stato tolto un giocatore in stato di grazia come il paraguaiano, in secondo luogo è stato cambiato l'assetto tattico del Torino in un momento nel quale era importante avere maggiori certezze. In conclusione, la partita di Juric ha avuto due facce: la prima estremamente positiva perché il Torino ha messo sotto l'avversario, la seconda un po' meno perché il Monza ha replicato bene favorito anche da alcune mosse non troppo sagaci del tecnico croato. In tutto questo un plauso va fatto a Raffaele Palladino (sostituito in panchina da Federico Peluso), che tra il 46' e il 57' con Rovella, Caprari e Petagna ha stravolto il volto del suo Monza. Non a caso proprio Petagna e Caprari hanno confezionato la rete del pareggio.