00:52 min
le voci

Juventus-Torino 2-0, Juric quasi in lacrime: “Sono io che devo dare di più”

Redazione Toro News

Le dichiarazioni dell'allenatore granata al termine della sfida contro i bianconeri valida per l'ottavo turno di Serie A

Al termine di Juventus-Torino, gara valida per l'ottavo turno del campionato di Serie A, il tecnico granata Ivan Juric, dopo essere intervenuto ai microfoni dei broadcaster, ha commentato la partita anche in conferenza stampa. Di seguito tutte le risposte alle domande dei molti giornalisti presenti nella sala conferenze dell'Allianz Stadium.

Cosa non ha funzionato? "La squadra ha fatto un ottimo primo tempo, abbiamo giocato come volevo, creando pericoli e subendo poco, chiudendo tutti i rifornimenti. Sul secondo tempo c'è poco da dire. Regalato due gol su calci d'angolo, diventa difficile parlare di altre cose".

Non sei mai sembrato avvilito così..."Sono dispiaciuto, sì..." (dice il tecnico quasi in lacrime, ndr)

Tameze stasera si è confermato un giocatore che può fare bene. "Sì, ha fatto un'ottima gara. Sapevo che è un ragazzo d'oro, è quello che ci serviva anche a livello umano, sta facendo molto bene. Sul resto ho poco da dire"

Avevi avuto avvisaglie dalla squadra di un certo tipo?"Volevo spronarli in senso buono, volevo che non si ponessero limiti e che credessero in loro. Tutto quello che ho detto in settimana era in questa direzione. I ragazzi hanno dato tutto, hanno corso, hanno lottato, per questo li ringrazio".

Senza gli errori del portiere poteva finire in parità..."Nel primo tempo abbiamo giocato volevamo, certo in alcune situazioni potevamo fare meglio. Per il resto nel secondo tempo succede che abbiamo la palla noi, la diamo indietro e prendiamo gol. Non mi va di puntare il dito contro qualcuno. Ci eravamo presentati bene, poi abbiamo preso gol su due calci piazzati. Rimane il risultato negativo".

Cosa manca al Torino per fare il salto di qualità?"Abbiamo finito bene la scorsa stagione ma ci aspettavamo un inizio di stagione diverso. Tra infortuni ed errori umani abbiamo sbagliato molto io per primo. Abbiamo avuto un inizio di stagione non compromettente ancora, ma sicuramente ho sbagliato io molte cose, dovevo reagire meglio e non sono riuscito a dare qualcosa in più"

Cosa pensa della Juve?"Fisicamente è devastante con Danilo Bremer e Gatti, in mezzo hanno grande dinamicità. Sono una squadra di Max, sfruttano i punti a favore che hanno e nascondono i loro punti deboli. E' una squadra con tanti giocatori molto forti"

E' il momento più amaro della tua carriera? "È un momento in cui non mi sento compiuto. Sono partito con una idea ma non sono riuscito a concretizzarla. Non sono riuscito a dare qualcosa in più".

Da cosa si può ripartire?"I ragazzi mi stanno dando tutto sempre. Sono io che faccio scelte, io che sono il capo, io che devo rivedere molte cose".

Cosa si sente di dire ai tifosi?"Ho grande rammarico e grande dispiacere, è una roba brutta. Dopo due anni e mezzo che sono qui, che mi sono ambientato, che ho trovato i miei posti e i miei rapporti, mi dispiace molto non avere dato gioie. Ma penso già alla prossima partita e al prossimo derby, in cui cercheremo di batterli".

La situazione di Radonjic?"È un bravissimo ragazzo, ho bisogno di lui, di Sanabria, di tutti, cercheremo di recuperarlo in fretta".

Come mai è mancata la reazione?"Non ho visto i ragazzi spenti e senza idee, ma una Juve che quando si chiude dietro rende la vita complicata. Quando si mettono in nove dietro, è difficile passare, ci vuole un calcio piazzato o un episodio".

La squadra sembra assuefatta... "Abbiamo finito l'anno scorso con fiducia perché vedevamo un mix di aggressività e dinamicità ma anche di cose buone sul piano tecnico. In questo inizio di campionato invece abbiamo visto molto poco. Volevamo una squadra completa in entrambe le fasi di gioco, per come era finito l'anno scorso ce lo aspettavamo".


Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Torino senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Toronews per scoprire tutte le news di giornata sui granata in campionato.