00:14 min
POSTPARTITA

Spezia-Torino 4-1: granata allo sbando, ora è paura vera

Nicolò Muggianu

Brutta sconfitta per i granata, che dopo il 0-7 contro il Milan subiscono altri 4 gol in casa dello Spezia. Ora la salvezza si complica

Altro che scossa, altro che reazione, altro che voglia di riscatto. Finisce con un'altra figuraccia il secondo match-point salvezza a disposizione del Torino, che dopo il 0-7 contro il Milan di mercoledì scorso prende altri 4 gol in casa dello Spezia e perde meritatamente. Un risultato che ora mette paura a Belotti e compagni, che invece di reagire dopo la batosta di tre giorni fa sbandano ancora in casa della squadra di Vincenzo Italiano che conquista così una meritata salvezza. Ora la squadra di Nicola rischia seriamente di doversi giocare la permanenza in Serie A domenica prossima proprio contro i campani di Filippo Inzaghi. A meno di un loro scivolone interno domani contro il Crotone, o di un successo granata martedì nel recupero a Roma con la Lazio che ora pare impossibile da pronosticare.

AL 45' - Tante le novità per il Torino, che cambia ben otto uomini rispetto all'undici titolare che mercoledì scorso ha perso 0-7 in casa contro il Milan. Nonostante il ritorno dei titolarissimi però la squadra di Nicola parte contratta e scopre il fianco ai contropiedi dello Spezia. Il primo dei quali al 3', nato da un erroraccio in fase di costruzione da Bremer. Il brasiliano si fa anticipare maldestramente da Agudelo, che entra in area ma si fa rimpallare la conclusione prima da Nkoulou e poi da Izzo. Il Toro però è visibilmente teso e la squadra di Italiano ne approfitta: è il 18' quando Saponara, imbeccato in profondità da Maggiore, scarta Sirigu e calcia sul palo con la porta rimasta sguarnita. Passano appena 60'' e lo Spezia passa in vantaggio con merito. A Saponara dai pressi del vertice sinistro dell'area di rigore basta spostarsi la palla sul destro per far scivolare Rincon. La conclusione sul primo palo è letta male da un Sirigu in letargo: vantaggio Spezia. Il gol subito non sveglia il Torino, che continua a subire in maniera piuttosto evidente il pressing costante dello Spezia e a buttare via il possesso con continui lanci lunghi. Emblematico in questo senso il dato fatto registrare dalla squadra di Nicola nei primi 45': zero tiri in porta, con l'unica pseudo-occasione da gol arrivata su un retropassaggio di Marchizza deviato in angolo da Zoet. Al 39' la squadra di Italiano va vicino al 2-0 ancora una volta con Saponara, che approfitta di un pallone perso da Izzo e si fa deviare la conclusione sul più bello da Bremer. Un minuto più tardi la frittata la fa Vojvoda, che stende Pobega all'interno dell'area di rigore e regala il penalty allo Spezia. Dagli undici metri si presenta Nzola, che spiazza Sirigu e fa 2-0.

AL 90' - Dopo un primo tempo letteralmente da incubo, il secondo tempo del Torino comincia con un cambio tattico: fuori Vojvoda e dentro Verdi, con i granata che si posizionano in campo con un 4-4-2 con Izzo terzino destro e con Verdi e Lukic sugli esterni. Il canovaccio del match però non cambia, con la squadra di Nicola che fatica a costruire trame di gioco pericolose e subisce le ripartenze dei padroni di casa. Al 49' arriva infatti la prima folata offensiva della ripresa dello Spezia, con Saponara che supera Izzo e serve in profondità Nzola: l'attaccante di Italiano però perde un tempo di gioco con lo stop e calcia addosso a Sirigu da ottima posizione. Tre minuti più tardi l'episodio che riapre il match: calcione di Ferrer a Bremer e calcio di rigore per il Torino. Dal dischetto va Belotti, che spiazza Zoet e fa 2-1. Nicola allora cambia ancora: dentro Singo, Buongiorno e Zaza, fuori Izzo, Lukic e Sanabria e ritorno al 3-5-2. I cambi sembrano dare nuove forze a Belotti e compagni, che provano a riversarsi nella metà campo dello Spezia, ma senza dare mai l'impressione di poter davvero sovvertire l'esito del match. Il tentativo di forcing del Torino non sortisce l'effetto sperato e anzi al 74' la squadra di casa riesce a dare la mazzata finale ai granata, ancora una volta con Nzola. Bremer causa in modo ingenuo una punizione facendo fallo su Saponara. Cross di Marchizza e volée da dentro l'area di rigore dell'attaccante ex Trapani, che in perfetta solitudine batte Sirigu e fa 3-1. Il terzo gol subito è una vera e propria doccia ghiacciata per Belotti e compagni, che staccano definitivamente e al 84' subiscono persino il gol del 4-1 da Erlic di testa. Finisce così al Picco: la partita che il Torino poteva solo vincere si trasforma nella seconda figuraccia consecutiva per la squadra di Nicola. Ora la palla passa al Benevento, impegnato domani contro il Crotone già retrocesso, ma c'è la netta sensazione che ora per salvarsi il Torino dovrà necessariamente passare dall'ultimo scontro diretto contro i campani di domenica prossima.