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Torino, Mandragora la chiave che serviva: ne beneficiano tutti

Roberto Ugliono

Focus / Nicola ha dimostrato da subito di avere fiducia nel centrocampista di Scampia lanciandolo titolare e facendolo giocare per tutti i 90 minuti

"Titolare, mai sostituito e tra i migliori in campo. Rolando Mandragora non poteva sperare in esordio migliore. E la sua prima in granata è una buona notizia per tutti: per Nicola che ha trovato ciò che gli mancava a centrocampo, per i tifosi granata che dopo tanta attesa possono tornare a vedere un centrocampista di qualità e anche per Rincon che dopo metà di campionato da adattato in cabina da regia, ora può tornare a fare ciò che gli viene meglio. Insomma Mandragora ha portato una ventata di novità tale che fa ben sperare. Ovviamente, guai a cantare alla pazza gioia troppo presto.

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"SEGNALI - Però alcuni segnali che fanno ben sperare ci sono. Innanzitutto il fatto che Nicola abbia lanciato l'ex Udinese da subito è indice di due aspetti: si fida ciecamente del ragazzo e Rolando è esattamente ciò che mancava in mezzo (quindi può stare in panchina). Anche solo il fatto che Mandragora abbia giocato tutta la partita (Lukic e Rincon sono stati sostituiti invece) è segnale della fiducia che Nicola ripone nei suoi confronti e dell'importanza che ha questo ragazzo per la squadra.

"TEMPO - Come scritto poco prima, guai a festeggiare prematuramente. Mandragora ha comunque messo in mostra di avere bisogno di tempo per inserirsi al meglio e per trovare la giusta forma. Quella di Bergamo è la seconda partita giocata per 90 minuti in questo campionato. La sensazione è che abbia ancora bisogno di tempo per tornare il giocatore visto prima dell'infortunio, ma intanto ha dato una ventata di aria nuova a un centrocampo che aveva bisogno di questo cambiamento. Intanto Nicola gli ha dato da subito fiducia, un segnale importante per lui che sa da subito quanto è importante per questa squadra.