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Torino, pure Juric incalza Belotti: “Decide lui”. Il divorzio resta possibile

Alberto Giulini

Presidente e allenatore lasciano l'ultima parola al capitano. E Juric: "Non c'è posto per gente che non sia contenta"

Che il futuro di Belotti sia tutto da scrivere non è ormai un mistero, la situazione contrattuale del Gallo è cosa nota da diverse settimane: la scadenza è fissata al 30 giugno 2022, quest'estate serve una decisione in un senso o nell'altro se si vuole evitare che il capitano si svincoli a parametro zero. Ed è chiara anche la posizione del club: il rinnovo del capitano è una priorità, purché sia una scelta dettata dai giusti stimoli. 

JURIC - Ora però sulla situazione si è espresso senza mezzi termini anche Ivan Juric. Quando gli è stato chiesto se Belotti potesse essere uno dei suoi leader, il tecnico croato ha voluto subito mettere le cose in chiaro: "Per me Belotti è un top player, il suo modo di fare calcio è bello, è pulito, il contributo che ha dato al Torino negli anni è stato fantastico, da calciatore che sapeva spesso risolvere situazioni da solo. Ora però dovrà scegliere lui, dovrà capire se questo sia il momento di cambiare o presentarsi da me e dire «sono il tuo capitano, andiamo a fare la battaglia". Juric, da personaggio schietto e diretto che non manda a dire le cose, è andato ben oltre, con dichiarazioni non banali se fatte da un allenatore appena arrivato al Torino: "Il Belotti degli ultimi sei mesi non mi è piaciuto, non era il solito Gallo - ha detto Juric, riferendosi al girone di ritorno dell'ultima Serie A che ha visto Belotti segnare solo quattro reti di cui due su rigore -. Dobbiamo capire se questo fatto è da ricondurre al calo di motivazioni dovuto al fatto di essere passati dal giocarsi l'Europa alla lotta salvezza in poco tempo. Se è così bisogna essere chiari, Dobbiamo prendere una strada ben precisa, non c'è posto per gente che non sia contenta". Il messaggio, neanche troppo nascosto, è chiaro: se ci sono problemi di qualsiasi tipo è meglio separarsi subito.

CAIRO - Juric si è collocato così sulla linea tenuta da mesi anche dal presidente Cairo. Dopo averlo elogiato ancora una volta, raccontando aneddoti sulla arcinota clausola da 100 milioni che Cairo ha voluto apporre come dimostrazione di stima, il patron granata ha ribadito la necessità che Belotti sia davvero convinto di continuare a far parte del Toro: "Nei suoi confronti ho una stima sconfinata per il ragazzo e per il giocatore che è. Dopodiché è importante, in una stagione come questa in cui noi stiamo cercando di tornare a fare le cose in un certo modo, che ci sia una sua totale adesione a questo nuovo progetto".

IL BIVIO - Parole estremamente decise, soprattutto quelle di Juric, che sottolineano quanto Belotti si trovi di fronte ad un bivio e soprattutto che la scelta la potrà prendere solamente il giocatore. Il Torino ha messo tutto sulle spalle di Belotti, il Gallo dovrà essere veramente convinto di restare in granata; in caso contrario, senza i giusti stimoli, meglio una cessione. Il discorso sarà ovviamente approfondito a partire dalla prossima settimana: fino a domenica Belotti sarà concentrato unicamente sulla finale degli Europei, poi avrà quattro settimane di vacanze a disposizione durante le quali dovrà prendere una decisione. La palla passerà quindi al Gallo: la posizione di Cairo e Juric è chiara, il capitano è di fronte ad un bivio ma avrà l'ultima parola.