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STADIO PIERLUIGI PENZO - VENEZIA

Venezia-Torino 1-1: non basta Brekalo, granata impantanati in laguna

Marco De Rito

I granata non riescono ad andare oltre al pareggio nel capoluogo in meno, decisivo il rigore con espulsione di Djidji

Quando Mandragora fugge in campo aperto al 95', ha sul piede la palla della vittoria: ma il centrocampista granata si fa ipnotizzare da Maenpaa e alla fine è giusto così per quanto si è visto. Finisce 1-1 al "Penzo" tra Venezia e Torino, Brekalo illude la squadra di Juric ma il Venezia reagisce: Djidji causa un altro rigore e si fa espellere, a fissare il risultato sull'1-1 è l'ex Mattia Aramu.

LE SCELTE - Il posticipo del lunedì vede i granata di Ivan Juric impegnati nella città lagunare. Si comincia già a respirare aria di derby della Mole ma il tecnico del Toro non fa alcun turnover se non per scelte obbligate e schiera la formazione migliore possibile, senza fare alcun calcolo in vista della gara di sabato (QUI LE FORMAZIONI INIZIALI). Sanabria punta in assenza del capitano Belotti, dietro agiscono Linetty e Brekalo. A centrocampo a riposare è Mandragora mentre viene confermato Pobega vicino a Lukic. Ansaldi e Singo agiscono sulle fasce. Davanti al portiere Milinkovic-Savic ci sono Djidji, Bremer e Rodriguez.

PRIMO TEMPO - Primo quarto d'ora di gara molto combattuto, la gara si dimostra subito molto fisica con entrambe le formazioni che non vogliono fare sconti. A centrocampo le due formazioni si danno lotta con un pressing asfissiante in modo da non concedere spazio all'avversario. Ad avere la prime due azioni pericolose sono i padroni di casa che con Okereke vanno vicino al gol. Il nigeriano prima ci prova con il sinistro e poi di testa, i tentativi non centrano lo specchio della porta ma fanno preoccupare gli ospiti. I granata provano ad agire cercando di imporre il proprio gioco per vie verticali ma i veneti sono bravi a chiudere gli spazi. Al 22' prova a rispondere il Torino con un tiro di Sanabria. Il paraguaiano si stoppa il pallone con il petto e va al tiro, pallone di poco alto. Dopo 3' è il Venezia a passare in vantaggio con un gol di Johnsen ma l'arbitro annulla per una posizione di off-side (netta) e così tocca a Milinkovic-Savic procedere con il rinvio dal fondo. Alla mezz'ora bell'azione manovrata dei granata: Pobega vince due contrasti, poi Ansaldi mette il pallone in mezzo, Sanabria fa sponda ma nessun granata riesce a trovare la deviazione vincente. Nel finale il Venezia conclude in attacco prima con una punizione avanzata ma angolata e poi con un corner ma non riesce a trovare il vantaggio. Si conclude un primo tempo intenso ma con poche occasioni ed il pareggio è il risultato più giusto

SECONDO TEMPO - Dopo un primo tempo intenso ed equilibrato (leggi qui), la seconda frazione di gara di Venezia-Torino inizia sulla stessa falsa riga dalla prima. Le due squadre cercano il gol ma senza scoprirsi troppo il pressing è alto e così entrambe le formazioni cercando di chiudere gli spazi. Ma dopo 10' è il Torino a trovare il vantaggio con un'azione corale. Lancio perfetto di Djidji per Singo. L'esterno granata brucia sul tempo Schnegg e serve un pallone chirurgico per Brekalo e quest'ultimo non sbaglia e riesce a trafiggere Maenpaa segnando il suo primo gol italiano. La squadra di Juric è in vantaggio ma il tecnico si accorge che Linetty è in affanno e lo sostituisce per Baselli. Tatticamente non cambia niente, il classe 1992, all'esordio in campionato, gioca nella posizione che prima ricopriva il suo compagno di squadra polacco. Anche Zanetti effettua degli accorgimenti e mette dentro Ebuehi e Aramu per Crnigoj e Schenegg. La partita si accende tanti capovolgimenti di fronte e il Venezia, anche grazie al supporto del pubblico di casa, prova a pareggiare il match grazie alla qualità che ha acquistato con l'ex Toro Aramu. Il Torino fatica fisicamente, Juric capisce che ci vogliono più velocità e freschezza così al 72' escono Pobega e Singo, entrano Mandragora e Vojvoda. Il 20enne ivoriano esce con la standing ovation dei 268 tifosi granata presenti nel settore ospiti che gli riconoscono grande merito nel vantaggio granata.

IL PAREGGIO - Al 29' il Venezia riparte in contropiede con Okereke e costringe Djidji al fallo e al giallo per fermarlo. Il difensore ivoriano non esce dal loop negativo: al 32' l'episodio che cambia il match. Johnsen scatta in profondità e beffa Bremer col tacco, arriva Okereke sul quale frana Djidji in area di rigore. Doppio giallo inevitabile per il difensore granata che causa rigore per il secondo match di seguito, dopo quello che aveva permesso alla Lazio di pareggiare la partita con Ciro Immobile. Dal dischetto va proprio Aramu: Vanja intuisce ma non riesce a respingere, è 1-1. Juric cerca di porre una pezza, inserendo Zima per l'autore del gol Brekalo. Per gli ospiti la partita cambia completamente: dal gestire il vantaggio si ritrovano a dover difendere il pareggio con un uomo in meno. Alla fine, Mandragora in campo aperto ha il pallone della vittoria sul piede ma fallisce la ghiotta opportunità. E così il Torino resta impantanato in laguna: al "Penzo" è 1-1, e il pareggio può dirsi giusto.

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