PreparaToro / Nuovo appuntamento con la rubrica del prof. Marcello Tirrito
Che gara! Bellissima vittoria in casa del Toro contro il Sassuolo, finalmente. Su 97 minuti circa di gioco totale e poco meno di 60 minuti di gioco effettivo il nostro Toro ha portato a casa un gran risultato, riportando la squadra di Davide Nicola sulla strada per la salvezza.
La vittoria, tuttavia, non ha allontanato gli “spettri” sulla preparazione atletica, ovvero, qualche dubbio rimane. La quantità di chilometri percorsi, infatti, è sempre deficitaria, ovvero il Toro ha corso 1,845 km in meno rispetto al Sassuolo. Il Sassuolo, finché non è calato, ha mostrato di saper portare un pressing alto ed efficace con diversi uomini, sapendo ripiegare sempre velocemente, cosa che manca ancora al Toro. Infatti, prendiamo ad esempio un duello tra due giocatori più o meno correlabili per la simile posizione in campo occupata, Izzo e Tojlan; il primo ha eseguito sprint alla massima accelerazione per 0.793 km , mentre il secondo 1.501 km, un dato significativo.
La massimizzazione della prestazione atletica deve passare attraverso la specializzazione delle qualità fisiologiche della potenza ed accelerazione, in parole povere occorre riuscire ad arrivare prima sulle “seconde palle”, caratteristica che al Toro è riuscita solamente quando ha giocato il famoso “tutto per tutto”, inserendo 4 attaccanti e un trequartista offensivo per provare a ribaltare la partita. Insistere dunque sulla produzione di forza e potenza è un mantra da ripetere per organizzare al meglio la prestazione.
Noi vogliamo che i nostri giocatori abbiano le forze necessarie per non rimanere “lontani” tra i reparti, effettuare ripartenze, e soprattutto creare pressione continua; tutte queste caratteristiche tecnico/tattiche necessitano di abilità motorie specializzate; immaginiamo di guidare una Ferrari senza freni o senza capacità di accelerare e decelerare al meglio, la guidereste? Io no…