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interviste

Gemello: “Coppitelli l’ideale per i giovani. Sirigu? A tutti capita di sbagliare”

Roberto Ugliono

Esclusiva / L'ex portiere della Primavera del Torino, ora in prestito al Renate, commenta anche il ritorno di Coppitelli: "Può portare la squadra alla salvezza"

"Luca Gemello fa parte della storia recente della Primavera del Torino. Agli ordini di Coppitelli vinse la Supercoppa contro l'Inter e fu assoluto protagonista in quella partita. Poi la stessa stagione accarezzò il sogno di vincere la finale di Coppa Italia contro la Fiorentina e quello di raggiungere la finalissima scudetto. Dall'anno scorso ha iniziato il suo percorso tra i professionisti. La passata stagione ha difeso i pali della Fermana e quest'anno, al Renate, si sta consacrando. Gemello sta dimostrando di essere un ottimo portiere di prospettiva e le sue prestazioni questa stagione sono state di altissimo livello. In esclusiva per ToroNews lo abbiamo intervistato per farci raccontare la sua annata e i suoi sogni.

"Ciao Luca. Innanzitutto come stai e come valuti la tua stagione al Renate fino a oggi?

""Personalmente sono soddisfatto in primis della scelta della società. L’anno scorso avevo perso il posto per Ginestra e poi il Covid ha fermato tutto. Non era semplice trovare una squadra che puntasse su di me e il Renate l’ha fatto grazie anche alle prestazioni con la Primavera del Toro. Volevamo fare una stagione da protagonisti anche se non ci aspettavamo di fare così bene. A febbraio eravamo a +10 dai secondi. Ora non è più ottimo come prima, ma tutto ancora è possibile".

"Ancora un rigore parato e spesso sei stato decisivo a Renate, ti aspettavi una stagione così importante?

""Quest’anno abbiamo preso 8 rigori contro. Uno l’ho parato e alcuni li ho intuiti, ma non sono un pararigori. Alla Supercoppa contro l'Inter era stato il mio momento. Mi aspettavo di poter fare bene, ma questo dipendeva dalle condizioni. Io me l’aspettavo perché è il percorso che voglio fare. Prima o poi dovevo fare una buona stagione in Serie C per ambire ai miei obiettivi. Ci sono degli step da fare, purtroppo non sono nato Donnarumma. Il percorso è ancora lungo".

"L'anno scorso avevi incontrato più difficoltà. Quest'anno sembri aver trovato più continuità.

""L’anno scorso alla Fermana alla prima stagione da protagonista non era stato facile. Ho fatto bene, ma non al top. Era stato difficile perché comunque alla prima esperienza ho giocato per una squadra che doveva salvarsi. Anche quest’anno gli avversari arrivano al tiro spesso, ma c’è anche un’autostima di squadra che aiuta. Questa situazione ci ha portati tutti a fare molto meglio".

"Siete a 4 punti dal primo posto e siete stati al comando per molto tempo. Credete nella promozione?

""Ci credo eccome. Se non ci credessimo potremmo smettere oggi di giocare. Ci crediamo noi e la società. Anche dopo la sconfitta contro l’Alessandria. Siamo tutti lì insieme. Siamo 4 squadre in 4 punti. Adesso mancano 7 partite e se stessimo come nel girone d'andata le vinceremmo tutte, se riusciamo a ritrovarci in queste giornate il nostro percorso lo facciamo. Dobbiamo provare a fare il massimo dei punti. Sembra che tutte noi concorrenti possiamo avere una battuta d’arresto, per questo dobbiamo crederci. Le altre possono crederci perché sono in forma, ma hanno un calendario più ostico del nostro".

"In caso di promozione rimarresti al Renate? Ne avete già parlato?

""Rimarrei volentieri, sarebbe molto bello giocare la B dove te la sei guadagnata, sperando di farlo perché siamo lontani. Al momento non ne abbiamo parlato perché non si fa mai prima".

"A tal proposito. Se quest'estate dovessi avere due opzioni: rimanere al Toro e fare il vice o andare in prestito per giocare da titolare in B, cosa sceglieresti?

""Prendere la decisione su due piedi è difficile. Andare a giocare in Serie B fa parte del percorso che dicevo prima. Vorrei giocare per qualcosa in B. D’altra parte però fare il vice in A mi insegnerebbe tantissimo. La stagione è lunga e non si sa mai come può finire. Uno può partire come secondo e poi diventa il primo perché può succedere di tutto. Nel calcio di occasioni ce ne sarebbero tante. Credo però che per un giovane è meglio andare a giocare. Certo che fare il secondo o terzo in A aiuterebbe tanto, perché imparerei di più e in meno tempo".

"In casa Toro al momento c'è un tuo collega che non sta vivendo un gran momento. Visto che ti sei allenato tante volte con Sirigu, ti aspettavi questo calo?

""Io Sirigu l’ho sempre visto con gli occhi del bambino vicino all’idolo. Mi sono allenato con lui e il rapporto è stato quello. Io lo guardavo e lo studiavo il più possibile. Per me aver avuto la possibilità di allenarmi con un portiere di quel calibro è stato importante. Per me è un portiere forte e che ha salvato il Toro in tante situazioni. Ogni giocatore prima o poi fa errori, vanno accettati. Nelle ultime partite ha già risposto alla grande. Tornando al mio rapporto con lui, tecnicamente è difficile cambiare l’impostazione di un portiere soprattutto a una certa età. Io posso farlo perché sono giovane, ma è comunque complicato. A lui piuttosto ho provato a rubargli l'aspetto caratteriale".

"Rimaniamo in casa Toro. Notizia di ieri il ritorno di Coppitelli sulla panchina della Primavera. Può salvarla?

""È un allenatore perfetto per far crescere le giovanili perché ti tratta già da adulto. La Primavera del Torino se aveva grandi obiettivi era anche grazie a lui, perché per lui puntava a vincere. Tanto merito di quello che abbiamo fatto va alla sua visione e al suo carattere. Secondo me può dare la svolta. Ha una visione veramente non da tutti".

"Prima di salutarci, ci racconti un aneddoto o qualcosa che ti lega a lui?

""C’è grande rispetto tra me e lui. L’anno in cui ho giocato mi ha dato tanto. Non abbiamo mai avuto battibecchi. Lui mi ha sempre dato il merito della mia grande stagione. Con lui ho vinto gli unici trofei della mia carriera. Anche grazie a lui è successo. Lui ha dato la sua impronta. È sempre stato un allenatore che si comporta bene con i ragazzi, trattandoti come un adulto e non come un bambino. Lui ha rafforzato il carattere di tutti".