Esclusiva

Plastino (Radio Sportiva): “Lotito e Cairo rovine dell’amicizia tra Lazio e Toro”

Andrea Calderoni

In esclusiva le parole del direttore di Radio Sportiva, nonché ideatore e conduttore da oltre quarant’anni di Goal di Notte

Michele Plastino, direttore di Radio Sportiva, nonché ideatore e conduttore da oltre quarant’anni di Goal di Notte, storica trasmissione calcistica del Lazio, ci introduce alla sfida di questa sera alle 20.30 tra la Lazio di Simone Inzaghi e il Torino di Davide Nicola. Da sempre vicino ai colori biancocelesti, Plastino analizza in esclusiva su Toro News il momento delle due squadre.

Buongiorno direttore, come si può giudicare la stagione della Lazio?

“Così e così. Della Lazio si salva soprattutto la prestazione in Champions League. È stata eliminata dal Bayern Monaco, una delle squadre più forti del mondo. Ha comunque fatto una degna figura. In campionato, invece, poteva fare qualcosa in più. È mancata all’appuntamento più importante, ovvero la qualificazione alla prossima Champions League”.

È stata una stagione ricca di polemiche tra Lazio e Torino, tra Claudio Lotito e Urbano Cairo. A Roma come sono stati percepiti i contenziosi tra i due club?

“La parte della tifoseria biancoceleste è in polemica con Cairo perché, essendo presidente del Torino e proprietario della Gazzetta dello Sport, ha preso molto spesso posizione contro la Lazio nel corso dell’ultima stagione. Tra l’altro Lazio e Torino è stata una maledizione in quest’annata, come ci ricorda il caso tamponi del match d’andata per il quale ci sono state delle condanne. Ma Lotito e Cairo battagliano da più tempo anche per questioni politiche. La frattura sembrava ricomposta in occasione dei funerali del giovane Daniel Guerini, quando i due si abbracciarono. Da quel momento mi aspettavo che la Lazio non proseguisse nel suo tentativo di voler vincere la partita di ritorno a tavolino, invece ciò non è successo e Lotito è andato avanti fino all’ultimo grado di giudizio. Dunque, oggi sarà una partita molto particolare. Mi piace, però, tornare indietro negli anni. Tra Lazio e Torino c’era un gemellaggio storico. Oggi giorno è stata invece rovinata una sana amicizia tra due gloriosi club. Mi spiace vedere due società che viaggiavano a braccetto, oggi costantemente sul ring”.

Secondo lei, Simone Inzaghi proverà a motivare i suoi uomini chiedendo uno sforzo in più per suo fratello Filippo?

“Potrà essere una motivazione in più per la Lazio. Credo che sia la motivazione principale per i giocatori della Lazio stasera. Della battaglia Lotito-Cairo non importa molto ai giocatori, mentre Simone chiederà sicuramente di giocare per lui e per la sua famiglia. Si tratta di una motivazione più umana che è comprensibile, all’altra societaria non credo”.

Cosa non ha funzionato nel campionato del Torino?

“Nella prima fase sicuramente la sfortuna. Il Torino ha perso tantissime partite quando meritava di vincerle. Nella vita, però, esistono la fortuna e la sfortuna e troppo spesso la dea bendata ha voltato le spalle ai granata. L’avvento di Nicola aveva dato fiducia e risultati al Torino, eppure i granata si trovano costretti a lottare per non retrocedere fino all’ultima curva. Aggiungo che a Torino molti criticano i mancati investimenti del presidente, ma in realtà, seppur all’ultimo, quasi sempre le campagne acquisti di Cairo sono buone, come è accaduto anche lo scorso gennaio”.