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Torino-Cagliari, Mazzarri incide a gara in corso. Juric non fa altrettanto

Andrea Calderoni

Mazzarri si conferma allenatore sofferto da Juric: quarto risultato utile di fila del toscano contro il croato

Walter Mazzarri intasca ancora una volta lo scalpo di Ivan Juric. Il croato non ha mai vinto contro il collega toscano e ora, dopo ieri, domenica 27 febbraio, il bilancio sale a due vittorie di Walter e due pareggi in quattro precedenti. Il Cagliari ha giocato in modo ordinato e ha sfruttato il suo buon momento di forma per passare sotto la Mole. A maggior ragione dopo il match di ieri si può confermare: il Cagliari è sempre più mazzarriano e può guardare con fiducia al prosieguo del campionato. Mazzarri merita sicuramente un plauso per quanto fatto dalla sosta natalizia in avanti, poiché è riuscito a trovare una quadra, rafforzando il suo 3-5-2 e potenziando la squadra in primo luogo sugli esterni. A tal proposito, Juric ha puntato dall'inizio su Ansaldi a sinistra e Vojvoda a destra; non felicissima la scelta di puntare sul 36enne argentino, al rientro dal primo minuto dopo quattro mesi, per fronteggiare un esterno con 14 anni di meno e molto in crescita come Bellanova.

CALO - Il Torino di Juric è in una fase particolare della propria stagione, lo si capisce da tanti aspetti. Anzitutto sul piano mentale si nota una squadra dedita a prendersi qualche pausa in più del consentito. E così si spiega un altro gol preso da rimessa laterale, un gol che ha fatto infuriare il croato. Inoltre, così si spiega il mancato tentativo di reazione all'1 a 2 del Cagliari: il Torino nell'ultima mezz'ora non è riuscito a imbastire un vero arrembaggio, mentre nel primo tempo ha saputo rialzare la testa e organizzarsi dopo il momentaneo 0 a 1.

LETTURE - Bisogna anche dire che le mosse dalla panchina a partita in corso hanno fatto tutta la differenza del mondo all'Olimpico "Grande Torino". E hanno determinato la vittoria del duello di Mazzarri su Juric. Mazzarri ha cambiato l'inerzia della gara inserendo Pavoletti appena dopo il gol di Belotti dell'1 a 1. Questa sostituzione ha cambiato volto alla squadra sarda che è riuscita ad aumentare il peso offensivo e la dimostrazione lampante è stata immediata, con l'assist del centravanti per Deiola in occasione dell'1-2. Molto meno efficaci le mosse del tecnico granata. Con quasi mezz'ora a disposizione dopo il raddoppio sardo, i granata non sono riusciti a creare pericoli e di certo i cambi non hanno aiutato. In alcuni casi sono parse scelte improvvisate e per certi versi sorprendenti. Il riferimento è alla scelta di puntare su due punte in campo insieme: Juric ha sempre insistito sull'incompatibilità tra Sanabria e Belotti, ma ha fatto entrare il paraguaiano al 24' della ripresa al posto di Brekalo (peraltro fin lì uno dei migliori granata) provandolo da mezzapunta con Belotti prima e Pellegri poi, una scelta che il tecnico nel post-partita ha confermato essere stata presa sul momento e non studiata nel piano gara e che in ogni caso non è stata efficace. Insomma, come già capitato con il Venezia, anche in quest'altra partita interna Juric avrebbe potuto fare meglio. Mazzarri nell'arco della sfida l'ha superato e ha vinto con merito.

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