Prego.
“Sapete che per me è stato un acquisto deleterio per il Torino. Ma nel primo tempo, finalmente, gli ho visto fare qualche cosa di elementare e utile, senza voler strafare. Fino alla gomitata con cui ha preso un cartellino giallo che avrebbe potuto secondo me essere un rosso. Da lì lo avrei tolto, tenerlo in campo era inutile e anche rischioso perché la squadra avrebbe potuto rimanere in dieci”.
Cosa ti aspetti, quindi, dal mercato?
“Per le ragioni sopra esposte direi una seconda punta, un trequartista e un regista. Gino Bartali diceva: ‘L’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare’. Io non credo questo, ma occorre aggiustare la squadra in alcuni punti cardine per tornare a rivedere la luce. A questo punto credo debba intervenire assolutamente il presidente Cairo”.
Hai visto anche tu una squadra remissiva nei due secondi tempi contro Atalanta e Fiorentina?
“Direi di sì, è qualcosa che si era già visto nel girone di ritorno della scorsa stagione. Una squadra sfiduciata fatta di giocatori che si sciolgono alle prime difficoltà. Un problema con cui Longo aveva già lottato, ottenendo i risultati utili per la salvezza. Ora deve riuscirci Giampaolo”.
Finiamo con un pensiero per Belotti: ha superato Gabetto nella classifica dei marcatori granata in Serie A, ora è terzo con Mazzola. E’ degno di essere accostato a questi nomi?
“Direi proprio di sì, lo attestano i numeri, che peraltro non dicono che ha spesso giocato in un Torino privo di giocatori con la qualità per assisterlo a dovere, che sapessero metterlo davanti alla porta con la giusta continuità. Se riesci lo stesso a segnare così tanto vuol dire che hai le stimmate del grande giocatore. Il Torino deve riuscire a costruire intorno a lui e a Sirigu una squadra degna, che possa tornare a togliersi delle soddisfazioni”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
/www.toronews.net/assets/uploads/202508/2152c6c126af25c35c27d73b09ee4301.jpg)