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Rizzoli sul rigore di Milan-Toro: “Il Var non doveva intervenire sul contatto Belotti-Diaz”

Andrea Calderoni

Dichiarazione / Il designatore degli arbitri ha analizzato su Dazn l'episodio incriminato della gara di campionato

Il designatore degli arbitri Nicola Rizzoli ha parlato in esclusiva a Dazn. Ha fatto il punto della situazione quando ormai la Serie A è giunta al termine del girone d'andata. Ha analizzato diversi casi spinosi delle prime 18 giornate, soffermandosi innanzittutto sui falli di mano, quelli da punire e quelli invece da non punire. Poi, ha passato in rassegna i contatti fallosi che possono provocare un calcio di rigore. Rizzoli ha spiegato: "I contatti in area per cui il Var interviene sono pestoni, sgambetti e calci. Trattenute, spinte e body-check devono restare situazioni in campo. Nella passata stagione siamo stati la lega che ha fischiato più calci di rigore in Europa".

EPISODIO SAN SIRO - Poi, Rizzoli ha parlato nello specifico di un episodio che ha riguardato il Torino. Nella notte di campionato del "Meazza" contro il Milan i granata, come ricorderete, sono stati puniti da un calcio di rigore per il quale il Var, gestito dal signor Guida, ha corretto l'arbitro di campo, il signor Maresca. Il contatto in area granata incriminato è quello tra Belotti e Brahim Diaz. "Un episodio molto difficile e borderline. Gli arbitri dal campo hanno valutato che Belotti è intervenuto sul pallone. Sia arbitro che assistente al microfono hanno ripetuto più volte che Belotti ha preso il pallone" ha sottolineato Rizzoli. Proseguendo nell'analisi dell'episodio l'ex direttore di gara ha aggiunto: "Noi non avremmo voluto nel caso specifico l'intervento del Var perché il Var va solo a cercare gli indizi perfetti di frame poco prima o poco dopo che testimoniano un contatto tra le ginocchia dei due giocatori. Possiamo essere di un'idea o dell'altra e sono proprio queste le situazioni in cui la tecnologia non deve intervenire, tanto che l'arbitro davanti allo schermo chiedeva al suo assistente Var l'immagine a velocità normale e non rallentata". "Il contatto nel gioco del calcio non è necessariamente falloso - ha concluso Rizzoli -. L'obiettivo di quest'anno è fischiare meno rigori, evitare di sanzionare i cosiddetti rigorini che non piacciono a nessuno".