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2008/2009 INTER-TORINO 1-1
Incastrato in una disperata zona retrocessione, il Toro del Novellino bis a Milano dovrebbe fare la vittima sacrificale, ma così non è. L’Inter di Mou, che sta provando la fuga, sbatte contro Sereni già nel primo tempo, quando Matteo distende il braccio in modo da far sospettare che ce l’abbia come Mister Fantastic per dire no a un colpo di testa di Cruz. Nella ripresa Bianchi, con una splendida frustata di testa su centro di Abate, porta il Toro in vantaggio e da lì comincia l’assedio. Cordoba inizia subito schiacciando di testa, ma il riflesso di Sereni, di granata vestito, è felino e respinge in modo esplosivo. Burdisso pareggia di testa, sempre su azione d’angolo, e ancora su corner sembra che il Toro debba capitolare la seconda volta. Crespo inzucca benissimo, la palla scende, sta per entrare nell’angolino basso, ma Sereni ha ancora la forza per deviarla sul palo con quel poco di dita che può utilizzare. Ancora un palo per l’Inter nel recupero, sulla cui mischia successiva il nostro numero uno prenderà un calcione in faccia, e si esce da San Siro con tanto freddo, tanta sofferenza, ma soprattutto con un punto.
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2008/2009 TORINO-JUVENTUS 0-1
Derby di rara amarezza, quindi non mi dilungo oltre su come si sia svolto, su come sia finito, su chi lo abbia risolto, ma vi parlerò soltanto di cosa ha preso Sereni nel primo tempo. Per esempio quando Giovinco mette Amauri solo davanti a lui: Matteo si butta con l’istinto di chi fa muro a pallavolo, ma lo fa in orizzontale, volando e la palla finisce in angolo. Questo è nulla rispetto alla parata che sta per arrivare, una delle più clamorose viste dal vivo. Iaquinta incorna perfettamente la sfera, indirizzata all’angolo basso. Sembra finita, ma con la forza della disperazione Superman tocca il pallone, lo tiene a bada, mette tutto quello che ha dentro per non fargli superare la linea e, cosa più pazzesca di tutte, lo blocca. Ci sarà ancora un grande intervento nel secondo tempo sull’ennesimo colpo di testa subito, ma tutto scompare davanti a quello della prima frazione.
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2008/2009 NAPOLI-TORINO 1-2
A tre giornate dalla fine, il Toro è disperato. a Napoli cerca il primo successo esterno stagionale che potrebbe volere dire tantissimo nella lotta per evitare la B. Pià sembra fare sprofondare i granata all’inferno, poi una grande girata di Rolando Bianchi e una punizione capolavoro di Rosina ribaltano la situazione nella ripresa. I partenopei attaccano nel finale coi granata, passati da Novellino a Camolese, che non ne hanno più. La lucidità è così scarsa che bisogna guardarsi dal fuoco amico: Datolo batte una punizione rasoterra dal vertice destro dell’area, Stellone prova a rinviare, ma la palla va verso la nostra porta. Sereni ha l’ennesimo grande riflesso e mette in angolo rischiando di stamparsi contro il palo. In quel preciso istante sembra la parata salvezza. Il gol vittoria del Bologna contro il Lecce, in pieno recupero, farà capire che non sarà così, prima dello psicodramma contro il Genoa della domenica successiva.
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2009/2010 SASSUOLO-TORINO 2-3
In un “Braglia” di Modena invaso dai tifosi granata, il Toro dei Peones affronta il Sassuolo nella sfida che può rendere i playoff promozione praticamente cosa fatta. Il vantaggio su rigore di Bianchi è immediato, ma i neroverdi reagiscono. Sereni è in giornata di grazia. Lo capisce subito Quadrini quanto vede Matteo volare vicino al montante per togliere un suo colpo di testa dalla porta, poi anche i pali sono amici nostri per una volta. Il raddoppio di Scaglia a inizia ripresa sembra darci tranquillità, invece la via crucis è appena cominciata visto che Pestrin viene espulso, severamente, per doppia ammonizione. La palla resa viscida dalla pioggia consente a Quadrini di riaprire la gara e gli uomini di Pioli si riversano nell’area granata. Sereni si produce in un doppio intervento su Quadrini e Bianco fino al capolavoro su Noselli che, liberato da Zampagna, può calciare al volo da posizione centrale. Quasi un rigore, meglio di un rigore. Sereni si butta sulla sua sinistra e dice di no con un intervento da videogioco. Il gol capolavoro di Gasbarroni a 10’ dal termine (ne parleremo, ne parleremo) richiude il match, ma il Sassuolo non si arrende. Sereni toglie una punizione dal “sette” giusto per arrotondare l’otto in pagella e il gol di Zampagna allo scadere è tanto bello quanto inutile.
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Purtroppo un infortunio toglierà di mezzo il nostro portiere nella gara successiva contro il Vicenza e, quel che è peggio, non rientrerà in tempo per i playoff lasciando il posto al pur onorevole Morello. Non sapremo mai se con Superman in porta saremmo volati in A, è l’ennesimo “what if?” con cui ci tocca avere a che fare.
Classe 1979, tifoso del Toro dal 1985 grazie a Junior (o meglio, a una sua figurina). Il primo ricordo un gol di Pusceddu a San Siro, la prima incazzatura l’eliminazione col Tirol, nutro un culto laico per Policano, Lentini e…Marinelli. A volte penso alla traversa di Sordo e capisco che non mi è ancora passata.
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