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LASCIARCI LE PENNE

Le lacrime di Duvan

Un nuovo appuntamento con "Lasciarci le penne", la rubrica di Marco Bernardi

E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia

Monologo finale del replicante Roy Batty (Rutger Hauer), Blade Runner (1982) Regia di Ridley Scott dal romanzo di Philip K. Dick

Ci sono rare scene, nei film, destinate a diventare leggendarie. Una fra queste è quella che conclude la lunga caccia di Rick Deckard, interpretato da un magistrale Harrison Ford protagonista del capolavoro del cinema di fantascienza Blade Runner, incaricato di rintracciare alcuni androidi in fuga in una cupa Los Angeles del futuro, notturna e piovosa. L'ultimo replicante, in punto di morte, salva la vita al cacciatore per confidargli il suo pensiero finale, il rimpianto per la vita vissuta e destinata a svanire, dolore che lo accomuna agli esseri umani e lo rende del tutto uguale a loro.

Lacrime, pioggia e sangue si confondono e si fondono sul volto di Rutger Hauer, trasformato in scultura vivente di ribellione e sconfitta, ma che, proprio nel dimostrarsi migliore dell'uomo che lo ha costruito e condannato, celebra la sua vittoria e la sua ideale superiorità morale sul più evoluto degli animali che, invece, ha la tendenza inveterata ad asservire e dominare. Le lacrime che, dopo il trionfo contro l'Atalanta, hanno rigato il viso di Duvàn Zapata mi hanno riportato alla memoria la scena di Blade Runner perché il pianto, a volte, trasfigura la persona e la nobilita: ci va un grande coraggio per mettere a nudo i propri sentimenti, per mostrarsi senza la consueta maschera

Per un calciatore, poi, dev'essere ancora più complicato: chi è abituato ad indossare i panni del super uomo, chi viene continuamente patinato ed esaltato dai media, chi riveste il ruolo sociale del moderno gladiatore, raramente abbandona la corazza e ridiventa uomo.

Per questo il gesto di Zapata è stato vero e nobile, ha mostrato sentimenti non omologati ed è stato anticonformista, ribelle. Anche lui lungo la carriera, come il replicante, ha visto cose che noi umani non potremmo nemmeno immaginare, eppure in quel gesto è ritornato uno dei tanti e proprio in quello è sfuggito al ruolo ed è riuscito a volare in alto. E a parlare di argomenti che non è di moda affrontare: gratitudine, difficoltà da superare, amore ricevuto da restituire.

E' stato un momento emozionante e del tutto imprevisto, a spazzare via la routine delle interviste post gara tutte identiche.

Bravo, Dùvan: ai due goal realizzati in campo lunedì scorso hai aggiunto quello più bello nel dopo partita.

Un degno finale per una grande serata a tinte granata.

Autore di gialli, con "Cocktail d'anime per l'avvocato Alfieri" ha vinto l'edizione 2020 di GialloFestival. Marco P.L. Bernardi condivide con il protagonista dei suoi romanzi l'antica passione per il Toro e l'amore per la letteratura e la canzone d'autore.

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