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Torino, la Primavera chiude una stagione negativa: per il 2020/2021 squadra da rifare

Roberto Ugliono

Focus / L'annata non è stata all'altezza delle ultime stagioni, ora serve progettare il futuro per tornare agli standard che competono ai granata

Manca ancora l'ufficialità, ma la stagione 2019/2020 per il Torino Primavera va in archivio con una salvezza a tavolino. L'ultimo ricordo di calcio giocato rimarrà la partita in casa del Cagliari dello scorso 22 febbraio, una sconfitta che avrebbe di lì a poco spedito i granata di Marco Sesia al quartultimo posto e dunque in zona playout. Il coronavirus mette dunque la parola fine a una stagione decisamente negativa per gli standard a cui i granata sono abituati. Dopo anni di successi, la squadra affidata in estate a Sesia alla prova dei fatti si è rivelata non adeguata dal punto di vista tecnico per poter confermare l'ottimo livello delle ultime stagioni. Al Filadelfia si è passati così da una squadra che puntava al titolo nel 2018/2019 a una che doveva lottare per evitare l'onta della retrocessione in Primavera 2.

ORGANICO - Si è parlato tanto dei problemi della Primavera granata, alla quale mancava talento soprattutto nel reparto offensivo; il tasso tecnico non era di sicuro quello a cui il Torino aveva abituato nelle ultime stagioni. Dal problema relativo ai troppi fuoriquota del 2000 ai 2001 che salvo qualche eccezione non si sono rivelati all'altezza, la rosa data a Sesia non ha dato le dovute garanzie. Per alcuni giocatori adesso c'è la possibilità di confrontarsi con il panorama della Prima squadra nel finale di stagione. Un'occasione per poter continuare un percorso di crescita interrotto dalla pandemia. Nella speranza che alcuni di loro possano rendersi utili, la società granata intanto dovrà progettare da capo la squadra che nel 2020/2021 affronterà il campionato Primavera 1.

FUTURO - Un'operazione che non sarà certo banale considerando che toccherà alla leva dei 2002: i giocatori del Torino di questa annata hanno faticato tantissimo nel campionato Under 18 (chiuso al penultimo posto) e nessuno di loro, fatta eccezione per il difensore Celesia, si è imposto quest'anno con la Primavera. Gli unici che sono saliti di tanto in tanto nella compagine di Sesia sono stati Tesio, Favale e il portiere Pirola. I primi due hanno racimolato solamente scampoli di gioco. Insomma, molto va cambiato e va fatto in modo concreto e tempestivo. La rivoluzione parte dalla panchina: come riportato nei giorni scorsi, Vagnati ha deciso di collocarvi un suo uomo di fiducia: Marcello Cottafava, in arrivo dalla Sampdoria. Ora servirà mettere mano all'organico, ricorrendo al calciomercato per allestire una squadra competitiva e in grado di sfornare giocatori importanti. Così da evitare un'altra stagione non degna della storia della Primavera del Torino.