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PRIMAVERA

Torino Primavera, non solo gli stranieri: Savini e Dellavalle l’anima canterana

Roberto Ugliono

La vittoria di Ferrara contro la Spal porta la firma di due cresciuti a pane e Toro: Savo e Della erano destinati a essere protagonisti

La vittoria della Primavera del Torino contro la Spal nell'ultimo turno di campionato porta la firma di due che il granata ce l'hanno addosso sin dalla nascita, Giorgio Savini e Alessandro Dellavalle. Due che con il Torino hanno fatto tutto il percorso fino ad arrivare in Primavera ed essere protagonisti. Cresciuti e cullati negli anni da Massimo Bava, bravo a credere sempre in loro. Per il difensore non è la prima volta in cui è stato decisivo, visto che è già a quota 3 gol in stagione. Per Savini invece sì, il gol del 2-0 è il primo in Primavera. Un'emozione bellissima per un ragazzo che di gol non ne ha mai fatti tanti.

SAVINI - Lui d'altronde incarna in parte quella vita da mediano cantata da Ligabue. Tanto cuore, tanto sacrificio e pochi gol. Eppure è anche per questo suo essere 'mediano' o semplicemente 'da Toro' che è entrato nel cuore di tanti e si è conquistato la stima di molti allenatori. Serve fare rewind e tornare alla stagione 2019/2020. Lui giocava in Under 17 con Semioli, ma a gennaio arriva la chiamata di Capriolo in Under 18. Maglia da titolare conquistata in un amen e subito diventa protagonista con i 2002. Poi lo stop per Covid mette fine a una stagione stupenda fino a quel punto per lui. Era solamente l'anticipazione di quanto è poi successo l'anno scorso. Appena Coppitelli torna al Torino e prende in mano una Primavera in crisi punta su Savini. Aveva bisogno del suo spirito, di quel suo modo di affrontare tutti a viso aperto e senza alcun timore reverenziale. Alla fine la squadra si è salvata anche grazie a lui. Ora gioca da capitano con i coetanei. Qualche prestazione un po' sottotono è anche arrivata, ma appena si è alzato il tasso di difficoltà lui si è ripreso la scena. A Ferrara, senza Anton, Coppitelli lo ha lanciato in mezzo alla difesa. Un ruolo non suo eppure portato a casa a modo suo, da Savini, ma con una novità: segnando.

DELLAVALLE - Prima di lui in gol invece c'era andato un altro cresciuto a pane e Toro: Dellavalle. Classe 2004, di ruolo difensore centrale, ma adattato adesso a terzino. È al terzo gol stagionale e viene da chiedersi a quanti potrà arrivare a fine campionato. Quello di Ferrara è uno schema studiato ad hoc per sfruttare il piede (e che piede) di Angori e la capacità di 'Della' di leggere i tempi e staccare di testa. D'altronde per lui il gol è la normalità. Anche qui serve fare rewind. Di nuovo alla stagione 2019/2020. Nel giro di un mese Della Valle fa due doppiette e già qui la storia fa strabuzzare gli occhi. A renderla ancora più incredibile è il fatto che la prima sia arrivata con l'Under 16 (e quindi con i coetanei), mentre la seconda da sottoleva in Under 17. Il vizio del gol ce l'ha sempre avuto. Ora se l'è portato con sé in Primavera e ha già regalato due vittorie: a Pescara e a Ferrara. Di certo il percorso di ‘Della’ e di ‘Savo’ è appena agli inizi nel Torino. Quel Torino che hanno difeso e onorato nel loro percorso nelle giovanili: loro come Dimarco, Maugeri, La Marca e Barbieri, per una squadra che ha una forte anima made in Toro nonostante l'arrivo di tanti ragazzi dall'estero che stanno avendo un ruolo da primattori come Baeten, Stenio Zanetti e Garbett. Sono ragazzi cresciuti nel Toro che dentro hanno qualcosa di particolare e un sogno nel cassetto: quello di arrivare in prima squadra.