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COMMENTO

Toro, il malcontento dei tifosi è legittimo. Ma perché accanirsi su Aina?

Alberto Giulini

Il laterale, beccato dal pubblico a più riprese contro la Cremonese, ha espresso il suo disappunto con ironia

Tra le tante cose che hanno fatto discutere dopo Torino-Cremonese ci sono i fischi ad Ola Aina. Il laterale, tornato in granata dopo una parentesi in Premier League, è stato a più riprese beccato dal pubblico e nel post partita ha esternato il suo pensiero a riguardo. Una polemica velata quella del giocatore scuola Chelsea, che ha voluto esprimere il suo disappunto con ironia. Da parte di Aina è arrivato infatti un ringraziamento, perché un simile l’atteggiamento lo aiuterebbe a migliorare.

Sicuramente la gara contro la Cremonese non è stata uno spettacolo - per usare un eufemismo -, ma quali sarebbero i benefici derivanti dal fischiare un giocatore a gara in corso? Prendere di mira un singolo durante una partita, come avvenuto nel caso di Aina, rischia solamente di essere controproducente per il giocatore e per la squadra. Calciatore che, a conti fatti, non è stato nemmeno tra i peggiori in campo. Questo non significa che il tifoso non debba fischiare, anzi: lo spettatore paga il biglietto ed ha tutto il diritto di esprimere il suo dissenso, purché lo faccia in maniera civile. Ed in un simile contesto, dopo due stagioni ben più che deludenti e con il mercato che stenta a decollare, è legittimo che i tifosi non siano soddisfatti e vogliano renderlo esplicito allo stadio. Lo stesso Juric, del resto, non ha nascosto le sue preoccupazioni sulla rosa. Ma accanirsi contro un singolo giocatore, soprattutto a gara in corso, difficilmente potrà aiutare la squadra o contribuire a migliorare la situazione.