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Ebbene sì, maledetto Carter!

Mentre su New York calavano le prime ombre della sera, negli uffici della Polizia, il capo O’ Callaghan ascoltava disperato lo sfogo di una delegazione di tifosi provenienti da Torino:
- UAAAHHH! Come siamo disperati! Come siamo...

Redazione Toro News

Mentre su New York calavano le prime ombre della sera, negli uffici della Polizia, il capo O’ Callaghan ascoltava disperato lo sfogo di una delegazione di tifosi provenienti da Torino:- UAAAHHH! Come siamo disperati! Come siamo infelici! UAAAAH!- Vi prego calmatevi, calmatevi! – sbraitò O’ Callaghan, arrampicandosi sulla scrivania, mi state inondando l’ufficio…- Calmarsi!? BOOOH! E’ una parola, capo O’ Callaghan… - disse il portavoce dei tifosi.- Il nostro stadio Filadelfia è distrutto, raso al suolo da anni ormai. E mentre noi parliamo, parliamo, parliamo da tanto tempo di una ricostruzione, i gobbi costruiscono il loro stadio megagalattico! E invece per il Filadelfia, per un motivo o per l’altro, i soldi non si trovano mai! Non è possibile! Ci deve essere qualcosa di losco sotto! BOOOOOH! UAAAAAH! Come siamo disperati!!!- Calmatevi, vi prego! – fece O’ Callaghan abbarbicato sulla scrivania e assediato dalle lacrime – C’è solo una persona che può risolvere questo caso… Qui ci vuole Nick Carter!

Un telefono risuonò nella notte di New York a molti isolati di distanza, nella casa del famoso investigatore.Fu il corpulento aiutante Patsy a rispondere con voce affannata, mentre il terzo investigatore, il piccolo cinesino Ten, osservava la città dalla finestra, con i piedi poggiati su uno sgabello.- Come? – disse Patsy – Filadelfia? No, qui non siamo a Filadelfia, siamo a New York!... Capo! – disse Patsy rivolgendosi a Nick carter col ricevitore ancora in mano – Questi dicono che un formaggio è stato distrutto… che…- Dammi quel telefono, idiota! Il Filadelfia non è un formaggio! – esclamò l’investigatore strappando la cornetta dalle mani dell’intontito assistente.- Come? – disse - Uno stadio distrutto? Il Filadelfia da ricostruire? Un altro in costruzione? VENGO SUBITO!

Qualche minuto dopo, negli uffici dell’ispettore O’ Callaghan, il capo della delegazione di tifosi provenienti da Torino stava esponendo a Nick Carter e soci, i dettagli del loro lamentoso disagio.- Capisce, Mister Carter? Sono anni che lottiamo per riavere il nostro stadio… eppure ogni volta che le cose sembrano mettersi per il meglio… capita qualcosa di strano a fermare tutto. Il nostro amato Presidente, Urbano Luxor, non può fare molto… E nel frattempo gli odiati gobbi… preparano il loro stadio faraonico… SUPERSOB!- Tuoni e fulmini! La situazione è più grave di quello che pensassi – rifletté il detective - Dice il saggio! - Intervenne Ten – Si sa, i gobbi sono lesti, con i mezzi disonesti!- Poche storie, uomini, non partiamo prevenuti! Voglio vederci chiaro in questa faccenda. Presto! Partiremo subito per l’Europa!

Pochi minuti dopo i nostri eroi decollarono dall’aeroporto di New York a bordo di un biplano tre-posti, con Patsy alla guida, direzione Italia.- Capo, da che parte è l’Europa?- In fondo a destra, ovvio.L’aereo si librò in volo e scomparve tra le nubi.

- Mamma mia… non mi ricordavo che il Filadelfia fosse così devastato… - disse Nick Carter scuotendo sconsolato la testa – Possibile che in questa città non ci sia la volontà precisa di rimediare a questo scempio?- Dice il saggio! Chi ha distlutto questa tana, è un glan figlio… - Buono Ten! Non precipitiamo le conclusioni! Qui dobbiamo scoprire che cosa non funziona in questa città, non cercare dei colpevoli a priori… ma… dov’è finito Patsy?Nick Carter si voltò in cerca del suo assistente e lo trovò all’interno del bar situato proprio di fronte al vecchio stadio.- Guarda capo! Questi signori mi hanno regalato questa sciarpa. Sono diventato un Ultras! Vuoi diventare un Ultras anche tu, eh capo, eh?- Per tutti i fulmini, Patsy! Non ho certo tempo di perdere il mio tempo con queste pagliacciate! Noi dobbiamo piuttosto…Nick Carter si fermò, vedendosi attorniato da energumeni con aria bellicosa.- Ehm… ecco… noi… ecco…- Quali sarebbero le pagliacciate? Perché non vieni a dirlo al nostro bar…?- Ma noi… ehm… siamo già al vostro bar… ehm ehm… - rispose il detective.- Ah già… SOCK! PUM! PAM!

- Che sia l’ultima volta che mi trascini in questi pasticci, Patsy – disse Carter dolorante – Piuttosto, cerchiamo di trovare un indizio per cominciare le nostre indagini, un punto dal quale partire… un momento… cos’è questo suono incessante?- Dice il saggio: Stan venendo proprio qui, inneggiando a Mister Ics!- Tuoni fulmini! – esclamò il detective – Ten, hai ragione! Queste sono le urla di un corteo! Eccoli là in fondo!Via Filadelfia cominciò infatti ad essere occupata da un lungo corteo di tifosi granata in festa, che sventolavano bandiere con sguardo sorridente e beato.- Mister X! Mister X! Mister X! – scandivano a tempo i manifestanti.- Che mi venga un colpo! – esclamò Nick Carter – Ma chi diamine è questo Mister X? E che cosa fa questa gente? Sembrano tutti invasati…Ten indicò una persona che sbraitava nel corteo - Dice il saggio: L’ho notato in plecedenza, è una vecchia conoscenza!- Per tutti i fulmini, hai ragione, Ten! Lì in mezzo c’è anche il capo della delegazione ricevuta da O’ Callaghan, a New York! Ora non sembra più tanto triste… hhhhmmm… meglio chiedere chiarimenti…Nick Carter si avvicinò all’uomo conosciuto a New York.- Ehm… scusi, buon uomo…- Oh, caro Carter, che sorpresa. Qual buon vento? - Ma come?! Se siete stati voi a chiamarmi!- Oh, sì, che sbadato, è vero! Ma sa, con tutto questo trambusto e queste novità! Ora è tutto passato e abbiamo un futuro roseo di fronte, grazie a Mister X!!!- Ma chi diamine è questo Mister X? – chiese l’investigatore- Ma come, caro Carter? Mi meraviglio di lei! Non conosce Mister X? E’ il pretendente all’acquisto del Toro! – indicò un tipo sinistro alla guida del corteo, che si voltò a guardarli con espressione torva e infastidita- Nick Carter… acc… porc… – si lasciò sfuggire Mister X.- Stavo dicendo – proseguì il tifoso granata – che Mister X è il multi-mega-pluri-iper-super-fanta miliardario che ha deciso di acquistare il Toro, è stato introdotto dall’avvocato Nelfrattempo, e ora tutti noi speriamo che il Presidente attuale si faccia da parte…- Ma come! A New York sembravate così soddisfatti del vecchio presidente, di Urbano Luxor…- Sì, Carter, ma ora c’è Mister X. Ha promesso di regalarci la Champions in tre anni e di comprarci Ronaldo, Ronaldinho, Ronaldello, Ronalduzzo e Ronaldazzo e Ronalduccio da Todi! E noi tifosi siamo in festa…! Aprirà una scuola calcio persino in Antartide! Pensi Carter che ha persino affermato che costruirà uno stadio tutto nuovo solo per noi!!! Lo stadio “Grande Stanislao”!- Lo stadio “Grande Stanislao”? – replicò Carter dubbioso - Ma… e il Filadelfia…?- Ah… quel vecchio rudere? Ma no, noi siamo tifosi moderni, abbiamo bisogno di uno stadio polivalente e funzionale… con annesso impianto sportivo! Magari con qualche bell’alberghetto in zona… Ora vogliate scusarmi ma devo andare in corteo a sostenere il nostro mentore! Mister X! Mister X! Mister X!- Capo! Quant’è volubile la gente! – disse Patsy - Ieri Tizio, oggi Cairo, domani chi lo sa…- Non me ne parlare, Patsy, non me ne parlare! Fosse almeno la prima volta che capita 'sta cosa!- Dice il saggio: Quando l’aria cambia e vola, ecco lì la banderuola! Ma lasciamo perdere queste cose, in fondo che ne sappiamo noi, che vediamo le cose dall’esterno? Piuttosto… un presidente che vuole chiamare lo stadio “Grande Stanislao”? Uhm… sento puzza di bruciato…- Puzza di bruciato? – si intromise Patsy – Capo! Ma io non ho ancora dichiarato nessuno in “arrosto”, senza neanche “mandato di cottura”!- Smettila, Patsy! Questa battuta è vecchia almeno di 35 anni… Ragazzi, concentriamoci su questo Mister X… mi sembra un personaggio dal fare sospetto. Facciamo così: aspetteremo la fine del corteo e poi lo seguiremo, sono sicuro che sotto sotto nasconda qualcosa…

Per molti di noi quarantenni, Nick Carter, Patsy e Ten creati da Bonvi e De Maria, hanno rappresentato compagni di infanzia indimenticabili, per troppo tempo relegati sugli scaffali o nei bauli in soffitta. Questo racconto presenta alcune frasi e passaggi diventati celebri negli anni ’70 in seguito alla trasmissione televisiva.Dopo la morte di Bonvi, avvenuta nel 1995, purtroppo pochi mesi fa ci ha lasciato anche Mauro Mattioli, la voce di “Stanislao Moulinsky”, asso del crimine e genio del travestimento (ovviamente Stanislao Gobbinsky non esiste se non in questo racconto, e, più probabilmente, nella realtà). Per chi fosse interessato ad approfondire la conoscenza o avesse piacere di rivivere quei momenti di serenità e divertimento, consiglio il bellissimo sito www.nickcarter.it, curato da Claudio Varetto.

"MAURO SAGLIETTI

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