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Il più veloce tra i duri

di Walter Panero

 

Ci sono quelli di Empoli. Ci sono quelli di Bergamo. C'è quello di Alessandria che l'anno scorso era qui sul Turchino a prendere la pioggia con me e che subito non mi riconosce, ma...

Redazione Toro News

di Walter Panero

Sono, siamo tanti. Siamo il popolo del ciclismo. Un popolo festoso. Un popolo in attesa. Lunga, che può durare ore, a volte anche giorni. Il tutto per pochi minuti di colore. Pochi attimi di emozione. Emozione che si concretizza dopo l'una quando passano i primi quattro avventurosi, i fuggitivi che sanno benissimo di essere condannati a farsi riprendere. Però ci provano lo stesso. Ed è bello, molto bello, sapere che ci sono. E' ancora più bello vedere che uno dei quattro è tale Takashi Miyazawa, il campione giapponese. Corre con la maglia dai colori nazionali che è stata autografata da tutti i partecipanti alla corsa di oggi. Un bel gesto in questo momento tragico. Per la cronaca gli altri avventurieri di giornata sono il russo Ignatiev, il belga Sijmens e l'italiano De Marchi. Verranno ripresi, in un posto qualsiasi al di là degli Appennini, ma di certo ricorderanno questo momento e lo racconteranno ai loro discendenti. Poi, staccato di circa sette minuti, come un lampo colorato, ecco il gruppo. Difficile, se non impossibile riconoscere qualcuno. Pochi secondi ed è tutto finito. Ore di attesa per pochi istanti di felicità. Forse anche la vita è così.Ognuno torna alla propria auto. E si va. Chi a casa a vedere il resto della corsa in tv. Chi verso il traguardo.

Intanto, mentre ognuno di noi prosegue verso il proprio destino e la propria vita, la corsa continua. E sì perché quando i corridori supereranno il Passo del Turchino lassù oltre quel tornante, mancheranno ancora più di centocinquanta chilometri all'arrivo. La corsa continua ed entra velocemente nel vivo. Più velocemente rispetto agli ultimi anni, visto che già sulla salita delle Manie, a circa novanta chilometri dall'arrivo, i due principali favoriti, ovvero il Norvegese campione del mondo Thor Hushovd e lo Spagnolo Oscar Freire (vincitore l'anno scorso ed in altre due occasioni) rimangono coinvolti in due diverse cadute, causate dalla pioggia e vengono tagliati praticamente fuori dalla lotta per la vittoria. Per loro la corsa è già finita, così come per altri attesi protagonisti quali il velocista britannico Mark Cavendish, vincitore due anni or sono.

A me non resta che dire complimenti, campione! Perché chi vince a Sanremo, dopo quatrecento chilometri di strada, è comunque un campione. E come tale verrà ricordato. Per sempre.

CLASSIFICA DELLA MILANO SANREMO 2011:

1. Matthew Goss (Australia – High Road) in 6h51'10”2. Fabian Cancellara (Svizzera – Leopard Trek) stesso tempo3. Philippe Gilbert (Belgio – Omega Pharma Lotto) s.t. 4. Alessandro Ballan (Italia – BMC Racing Team) s.t. 5. Filippo Pozzato (Italia – Katuscha Team) s.t. 6. Michele Scarponi (Italia – Lapre ISD) s.t.7. Yoann Offredo (Francia – Français des Jeux) s.t.8. Vincenzo Nibali (Italia – Liquigas Cannondale) a 3” 9. Greg Van Avermaet (Belgio – BMC Racing Team) a 10”10. Stuart O'Grady (Australia – Leopard Trek) a 12”