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Toro, dopo Firenze resta una stagione fantastica

DIAMO I NUMERI / Partita strana, ma da questa annata i granata portano a casa il capocannoniere e la miglior posizione dal '91/'92.

Giacomo Zanetello

Una partita surreale quella di ieri, inverosimile. Iniziata in tono minore, ha preso una pessima piega col rigore concesso alla Fiorentina e trasformato da Rossi. Poi nelle due situazioni di vantaggio, è sembrato che i viola facessero ben poco per evitare la rimonta granata. E tutto sembrava seguire questo copiato. Fino al tiro dal dischetto parato da Rosati.

A VISO APERTO – Dopo una prima frazione di gioco a ritmi relativamente bassi, con le squadre molto coperte, la ripresa ha preso una piega completamente diversa. Dopo il vantaggio dei padroni di casa infatti, le due squadre si sono affrontate a viso aperto, con continui cambi di fronte e occasioni da rete. Dieci tiri per i viola e 11 per il Toro nel secondo tempo: prima dell'intervallo il computo delle conclusioni era stato di 5 a 4 per i toscani. Un buon Padelli, e la poca convinzione degli attaccanti viola in fase conclusiva, hanno evitato più volte che la Fiorentina chiudesse definitivamente il match. In tutto sono state 6 le parate dell'estremo granata, solo una volta in questo campionato ne ha effettuate di più (7 a Roma contro i giallorossi).

LA MIGLIOR STAGIONE DEGLI ULTIMI VENT'ANNI – Sfuma così per pochissimo il sogno dei tifosi granata di riabbracciare l'Europa dopo oltre 10 anni, 20 se non contiamo l'Intertoto (dobbiamo ritornare infatti alla Coppa del Coppe 1993/94). Rimane però la consapevolezza di una grandissima annata, consacrata anche dai risultati: settimo posto, il miglior piazzamento per il Toro dal 1991/92, e 57 punti raccolti, mai così tanti da quando se ne assegnano tre a vittoria.

UNA COPPIA D'ORO – Altre soddisfazioni sono arrivate dai singoli, in particolare dalla coppia d'attacco. Il duo offensivo granata ha realizzato in totale 35 gol, risultando il più prolifico della Serie A assieme a quello bianconero. Ciro Immobile, pur senza giocare l'ultima partita, ha conquistato il titolo di capocannoniere del massimo campionato con 22 gol segnati in 33 presenze (titolo che al Torino mancava da 37 anni), a coronamento di una stagione straordinaria che ne ha sancito la pre-convocazione del CT Prandelli. Con lui nei 30 del ritiro pre-Mondiale anche Alessio Cerci, l'unico giocatore di questo campionato in doppia cifra sia per gol che per assist, e Matteo Darmian, che si è dimostrato un giocatore completo e duttile, capace di giocare in almeno tre ruoli diversi (terzino, difensore centrale, ala), sia a destra che a sinistra.

Dopo la delusione dunque, è il momento di guardare avanti, consapevoli di avere un grande gruppo per il futuro.

(I dati utilizzati in questo articolo sono forniti da Opta)