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Camolese: ‘Il mister sceglie per il gruppo’

di Alessandro Salvatico

 

In giorni in cui tutto nel Torino viene discusso, abbiamo parlato con Giancarlo Camolese, che quando fu allenatore della squadra granata...

Redazione Toro News

"di Alessandro Salvatico

"In giorni in cui tutto nel Torino viene discusso, abbiamo parlato con Giancarlo Camolese, che quando fu allenatore della squadra granata venne messo in discussione dalla società, ma mai dai tifosi né dai suoi giocatori. Commentatore per le reti Mediaset (in attesa di rivederlo su una panchina che conti), l’ex-tecnico del Toro ci dice la sua sull’andamento della squadra di De Biasi ma anche di tutta la massima serie.

"Giancarlo Camolese, da allenatore e osservatore (anche per la televisione) di calcio, che Serie A sta vedendo? Divertente perché equilibrata, o equilibrata perché livellata verso il basso?Mi sembra sia livellata verso l’alto.

"Davvero?Sì; mi sembra che le squadre di media classifica si siano rinforzate e abbiano ben lavorato, alzando il loro livello. In Serie A sono tornate grandi piazze, con ambizioni e risorse, e hanno contribuito ad aumentare la qualità del campionato; ne beneficiano gli amanti del calcio, perché è più divertente e più bello.

"Questa situazione potrà durare, o si ricreeranno le note gerarchie?Mi auguro che duri, il campionato è bello quando c’è alternanza. Tutti lottano, o per lo meno tutti lo fanno per obiettivi di un certo livello, e quando le cose si mettono così chi ci guadagna è lo spettacolo.

"I tifosi del Torino finora non sono molto partecipi di questa gioia, in verità…C’è ancora il tempo per vedere un campionato diverso da parte dei granata. Tempo per ottenere risultati positivi, il campionato è lungo: per cui, penso ci siano le possibilità per vedere un’altra classifica associata al Toro.

"Cosa le sembra della squadra granata? Vecchi problemi in attacco nonostante giocatori-garanzia…I problemi dell’attacco, così come quelli della difesa, non sono mai limitati al settore specifico, ma riguardano sempre anche altre zone del campo; ad esempio, quando il gioco latita, gli attaccanti dovrebbero avere percentuali altissime di realizzazione per fare risultato. Però l’importante è avere un parco attaccanti di qualità, qual è quello del Torino. Di volta in volta, l’allenatore sceglierà tra loro, e i giocatori devono capire che la prima cosa è il bene del gruppo, che non serve a niente che a fine stagione uno di loro abbia fatto 15 gol e gli altri nulla. Tutte le squadre che vogliono un salto di qualità devono avere questa consapevolezza; ora nel Torino giocano Stellone e Amoruso, ma non significa che Bianchi, Abbruscato e tutti gli altri non avranno il loro momento.

"Ecco, ha toccato un tasto dolente: l’accantonamento di Bianchi e Rosina. Come si pone Camolese nel dibattito su questo argomento?Gli allenatori spesso hanno l’esigenza di ottenere risultato immediato, per cui devono mettere in campo la squadra che al momento sembra dare più garanzie. I giocatori devono farsi trovare pronti, sapendo che il mister fa le scelte per il bene del gruppo, e che, anche se sembra un luogo comune, il campionato è lungo. Rosina e Bianchi sono due giocatori molto bravi, e un’altra frase fatta è che si gioca in 11; gli altri, in panchina, devono essere pronti e sentirsi importanti, perché lo sono. La differenza tra un grande gruppo (che vuole dire una grande squadra) e un gruppo che vivacchia, infatti, è fatta in buona parte proprio dalla panchina e dall’atteggiamento di chi di volta in volta vi ci siede.

"Mister Camolese, una chiosa sul campionato. Quale squadra le è piaciuta di più, ad oggi?Il Genoa mi piace molto. Già prima del campionato mi piaceva per gli acquisti che aveva scelto di fare, e le indicazioni colte allore sono state confermate; i risultati sono ottimi e il gioco, esclusa la gara con la Juventus, credo sia il migliore finora. Speriamo che anche il Torino trovi la strada dei risultati, ha il tempo e le possibilità per farlo.