interviste

Peveraro: ‘Pronti ad aiutare Cairo’

Mentre il destino del Filadelfia è incerto, c'è chi preme per erigere il centro commerciale a pochi metri dal campo della leggenda granata. “La Bennet scalpita” è la voce che circola nei corridoi di Palazzo...

Redazione Toro News

Mentre il destino del Filadelfia è incerto, c'è chi preme per erigere il centro commerciale a pochi metri dal campo della leggenda granata. “La Bennet scalpita” è la voce che circola nei corridoi di Palazzo Civico: l'azienda brianzola intende far valere i diritti acquisiti nella compravendita con il Torino Calcio Spa (al quale fu riconosciuta la facoltà di “trasferire a terzi il diritto di fare e mantenere costruzioni sul suolo”), ma sa anche che con il fallimento della vecchia società di Franco Cimminelli la situazione si è complicata notevolmente. Nodo centrale è il “principio di reciprocità”, contenuto nella delibera del Consiglio comunale del 17 maggio 2004, a proposito dell'area ex Chinino: in pratica, i lavori per il centro commerciale sono legati all'avvio di quelli per il Filadelfia. “Desidero tranquillizzare i tifosi granata – spiega Paolo Peveraro, assessore al Bilancio e Patrimonio della Città (in foto nel riquadro) – la Bennet non ha le concessioni per iniziare a costruire”.

Assessore, intanto avete dato l'ok all'espianto degli alberi nella circoscrizione: perché?

“Era l'unico periodo dell'anno in cui potevamo farlo per evitare che morissero”

Ma è anche il primo passo per la costruzione del centro commerciale!

“Però spetta al Comune la decisione ultima sui lavori. E lo dico chiaro: daremo alla Bennet le concessioni per costruire soltanto quando si muoveranno le ruspe per il Filadelfia”

Lo stesso discorso vale anche per i palazzi residenziali previsti nell'area?

“Sicuro”

Che cosa intende fare Palazzo civico del Filadelfia? La proprietà del terreno è comunale.

“L'obiettivo è costruire l'impianto sportivo, ma il diritto di superficie era del Torino Calcio ed ora occorre trattare con il curatore fallimentare Cerri per rientrarne in possesso”

Intendete farlo?

“Sì, abbiamo avviato le trattative”

Ma come? E il Torino di Cairo?

“La soluzione per la quale spingevamo era che il diritto di superficie fosse trasferito direttamente al Torino Football Club. A quanto ne so, Cerri era molto disponibile...”

Secondo lei Cerri e la società granata non hanno trovato un accordo?

“Evidentemente”

Cairo però ha già spiegato che non se la sente di affrontare da solo “una spesa di 10 milioni di euro per un Filadelfia dignitoso”. Che ne pensa?

“Una cifra esagerata per un impianto da “almeno 2200 posti”, come stabilisce la delibera del Consiglio”

Appunto, il presidente granata si riferisce a una struttura di ben altro livello.

“Facendo sorgere così due stadi in 500 metri? Avrebbe poco senso. Il Filadelfia potrà ospitare gli allenamenti della squadra e le partite della Primavera, oltre al Museo del Grande Torino”

Mettiamo che il Comune riacquisti i diritti di superficie. Poi che succede?

“Ci si mette intorno a un tavolo con il Torino, la Bennet, e chiunque voglia contribuire a far rinascere il Filadelfia – penso all'Associazione ex calciatori granata, ai tifosi stessi – per ragionare sulle possibilità d'intervento”

Sappiamo che la Bennet è pronta a contribuire finanziariamente. Il Comune?

“Quando cedemmo il diritto di superficie al Torino Calcio, stipulammo un contratto garantito da beni della Ergom di Cimminelli per un valore di 3,5 milioni di euro, che - una volta iniziati i lavori per il Filadelfia – sarebbero serviti nel caso la vecchia società granata non li avesse terminati entro 18 mesi dalla concessione a costruire”

Ma le concessioni non sono state date e il fallimento ha sparigliato le carte, giusto?

“Stiamo valutando quali possibilità abbiamo di attingere a questa ipoteca.