interviste

”Si cambia troppo. Non c’è chiarezza”

di Edoardo Blandino

 

A margine della conferenza sui 'Giovani e lo Sport' al CTO, abbiamo intervistato Claudio Sala, ex giocatore granata. Insieme al Poeta del Gol abbiamo analizzato il momento del Torino e...

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino

A margine della conferenza sui 'Giovani e lo Sport' al CTO, abbiamo intervistato Claudio Sala, ex giocatore granata. Insieme al Poeta del Gol abbiamo analizzato il momento del Torino e lo sfogo di Rolando Bianchi. Presto potrete vedere l'intervista anche sulla Web Tv, intanto vi proponiamo le sue parole.Buongiorno Claudio Sala.Buongiorno a voi. Vorrei prima di tutto fare un saluto anche a tutti gli affezionati del Toro che stanno soffrendo in questo periodo. Lei è stato uno degli ultimi grandissimi giocatori del Toro. In questi ultimi anni o in questa squadra, vede un suo degno erede?Il mio era un Toro in Serie A, questo è un Toro in Serie B. E' difficile dire chi potrebbe prendere il mio testimone. Sinceramente ancora non ne vedo. La speranza è che si possa tornare in Serie A per trovare prima o poi un mio degno erede.Ogni anno la squadra viene smantellata e ricostruita e lo ha fatto notare anche Bianchi nel post partita contro il Pescara. E' giusto rifondare quando non si raggiunge un obiettivo?Credo che sia importante mantenere un'ossatura generale e si quella poi costruire una squadra. Il Toro cambia sempre molto. Cambia 8-9 giocatori su 11, cambia 4 allenatori, 3 direttori sportivi... Non c'è chiarezza. Questo cambiamenti non permettono di formare un gruppo. Se non si crea un gruppo è difficile ottenere risultati e lo ha sottolineato anche Bianchi, ma è stato puntualmente rimproverato da Petrachi che gli ha detto: 'Tu fai il calciatore, noi facciamo la dirigenza e la squadra'. Questo è anche giusto, ma credo che Bianchi abbia detto una cosa intelligente.Cairo sostiene che questa sia la squadra più forte di tutta la sua gestione.Mah.. non sono molto d'accordo. Ognuno ha le proprie idee sul calcio. Può dire che questo è il Toro più forte, ma poi lo deve dimostrare sul campo. Bisogna formare un gruppo e questo gruppo non si può creare cambiando troppo. Questa squadra manca di un'anima per poter portare avanti un certo tipo di discorso.Dopo la Serie A sfiorata nella passata stagione, il Toro è pronto adesso a conquistare la promozione?Il Toro ha una buona squadra dal punto di vista delle individualità, almeno al pari di Atalanta e Siena. Loro, però, mettono anche tanta voglia che al Toro non si vede. Il Toro deve cercare di avere, oltre alla qualità, anche il carattere e la grinta.