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25 aprile, calcio partigiano: se la libertà passa da un pallone

Nikhil Jha

(foto messaggero.it)

"Nell'epoca della guerra, non era più importante giocare per lo Spezia, con un bel passato alla Fiorentina: a 24 anni, bisognava partire per il fronte, era ciò che chiedeva la patria. E così Armando Frigo si arma ed entra nell'esercito, dove scala la gerarchia militare. Dopo l'8 settembre, i nazisti - all'improvviso diventati nemici - lo catturano e lo fucilano, in Croazia. È la fine di un grande talento del calcio nostrano.

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