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L’Associazione ToroMio: “L’azionariato popolare non ha colori se non quello granata”

Riceviamo e pubblichiamo / L’azionariato Popolare è una priorità politica e sociale senza bandiere: non una questione di schieramenti

Redazione Toro News

"Alla luce delle recenti dichiarazioni del ministro dello sport Lotti relative ad una proposta di legge sull'azionariato popolare nel calcio (di cui avevamo parlato su queste colonne) presentata in una commissione alla camera da un gruppo parlamentare della Lega, e visto il recente invito ad un audizione informale per il giorno 20 aprile, inviato dalla stessa commissione alla nostra Associazione, abbiamo ritenuto il comunicato stampa.

"DI SEGUITO IL COMUNICATO STAMPA:

"L’azionariato Popolare è una priorità politica e sociale senza bandiere: non una questione di schieramenti

"Sembrerebbe invece che chi propone una legge sull’azionariato nel calcio stia all’opposizione e chi la ritiene non prioritaria stia al governo.

"A conti fatti emerge una ragionevole dubbio, ovvero che a parti invertite possa essere la stessa cosa: il ministro Lotti ed i suoi diventerebbero improvvisamente paladini della buona cosa, gli altri si accorgerebbero altrettanto  improvvisamente che il mondo economico che “conta” non li sosterrebbe più e si tirerebbero indietro.

"Invero, l’introduzione di una legge che sviluppi l’azionariato popolare nel calcio e nello sport in genere,  rappresenterebbe una delle più importanti riforme sociali e civili del secolo di questo paese.

"Si traccerebbe la strada per una progressiva partecipazione attiva, consapevole e responsabile del popolo alla vita politica, sociale, economica Italiana; si ridurrebbero  progressivamente le speculazioni finanziarie lecite ed illecite che girano in torno al mondo del calcio con i conseguenti risvolti positivi su tutta la società civile;  si educherebbero le tifoserie estremiste; si distribuirebbero ricchezze e lavoro, oggi privilegio di pochi.

"Ma soprattutto si aprirebbero mondi di cultura e formazione sportiva per le famiglie e per i giovani.

"Il nostro Paese si inserirebbe fra le forme democratiche ed economiche più virtuose d’Europa. Questo semplicemente perché il calcio è lo sport e spettacolo più popolare al mondo.

"Non tutti sono d'accordo, certo, ma probabilmente più per interessi personali di carattere prettamente economico che per motivi ideologici.

"Il compito della politica è proprio quello di liberarsi di questi gioghi; tuttavia, per farlo, ha bisogno di persone oneste ed intelligenti. E' giunto il momento di dire basta alle illusorie promesse di lavoro e fortuna da parte di chi oggi il lavoro lo svilisce, riducendo progressivamente il salario ed aumentando lo sfruttamento, al fine di convogliare denaro sempre verso le stesse tasche.

"Considerare, in questa fase così critica dal punto di vista socio politico della storia italiana, il proprio impegno di supporter per una legge sull’azionariato popolare nel calcio, almeno pari a quello di supporter della propria squadra del cuore, rappresenterebbe  la svolta culturale civile di ogni singolo italiano, a maggior ragione se giovane.

"La legge che auspichiamo deve essere costituzionale e aperta a modifiche in corso d’opera.

"L'Associazione ToroMio lavora da tempo in questo senso.  La bozza del nostro articolato è in rete: www.toromio.netNon ha bandiere politiche se non quella granata che grazie alla sua storia può rappresentare di diritto tutte le bandiere del mondo.