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Leo Junior: O’ Maestro granata

Leo Junior al Museo del Toro (foto Chirico)

Figurine / Nasceva oggi il brasiliano che parlava piemontese

Raffaele Lima

"Oggi spegne le candeline Leovegildo Lins da Gama Junior, meglio conosciuto come Leo Junior. Il giocatore brasiliano è stato eletto dai tifosi granata, il miglior giocatore straniero che abbia mai giocato al Torino. Un ottimo riconoscimento per il terzino - poi centrocampista - di Joao Passoa che, dopo molti anni di militanza nel campionato carioca - sponda Flamengo - ha deciso di chiamare casa proprio l'Italia: prima a Torino e poi a Pescara.

 Leo Junior al Museo del Toro (foto Chirico)

"Ma è al Toro che ha lasciato la migliore impronta, oltre che nel club della sua madre patria, conquistando, sin dal primo giorno, la simpatia dell'intero ambiente granata a suon di classe e fantasia. Era l'estate del 1984 quando l'ormai trentenne, che di trentenne aveva solo l'esperienza, sbarcò in Italia per una cifra superiore ai due milioni di euro. E' proprio qui che avviene la sua trasformazione tattica: l'età un po' avanzata non gli avrebbe mai permesso di giocare ad altissimi livelli nella fascia come terzino, così il brasiliano, alla corte di Radice, si reinventa centrocampista, ruolo in cui ha dimostrato molta destrezza e classe. In quella stagione, il Torino del giocatore verdeoro, conquista un ottimo secondo posto, arrendendosi soltanto al Verona di Bagnoli.

"Ma dopo tre stagione disputate ad altissimo livello, il rapporto tra il brasiliano e il tecnico di allora si è logorato, costringendolo a cambiare aria: vestirà la casacca del Pescara per altre due stagioni. Nell'ultima fase della sua carriera però è tornato nuovamente nella sua squadra, ovvero il Flamengo, dove ha continuato a giocare fino al 1993 per poi ritirarsi definitivamente. Al Torino ha lasciato davvero un'ottima impronta, collezionando ben 119 presenze e 18 reti, ma oltre i  numeri, Junior, ha fatto davvero tanto.