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Lega: sei big abbandonano la seduta, rischio commissariamento

L'AD del Milan, Adriano Galliani

Il fatto / Ieri alcune delle società più importanti hanno abbandonato l'assemblea

Redazione Toro News

Nella giornata di ieri si è tenuta in Lega Calcio l'assemblea per eleggere il nuovo Presidente, ma non è andata come ci si sarebbe aspettato; infatti dopo circa un'ora sei squadre tra le più importanti del calcio italiano hanno deciso di abbandonare la seduta essendo in disaccordo sulla questione diritti televisivi, ad abbandonare la seduta sono state: Milan, Inter, Juventus, Fiorentina, Roma e Napoli.

GALLIANI PORTAVOCE DELLE BIG - L'Ad del Milan Adriano Galliani si è fatto portavoce del gruppo che ha abbandonato la seduta e queste sono state le sue dichiarazioni: "Non è possibile trovare una soluzione e andare avanti con i lavori, noi rappresentiamo l'80 per cento dei tifosi in Italia. La governance è una foglia di fico, il problema è come al solito la ripartizione dei diritti televisivi. Il commissariamento? Non è affar nostro. Vadano avanti i club rimasti al tavolo, se vogliono andare avanti... Di certo non potranno decidere su questioni economiche, che sono preponderanti, perché ci vogliono 15 voti".

RISCHIO COMMISSARIAMENTO - Al tavolo sono rimaste soltanto 13 squadre - anche il Chievo ha abbandonato - e quindi al momento non è possibile eleggere un nuovo presidente. se lo stallo non dovesse essere superato ci sarebbe il rischio commissariamento. A riguardo si è espresso anche il presidente del CONI Malagò: "Sull'ipotesi commissariamento si è espresso anche il presidente del Coni Giovanni Malagò: "Leggo che ci sono ancora dei divari sulle politiche sportive da portare avanti, molte persone le conosco e ci parlo. Io non faccio il tifo per niente e non vorrei il commissariamento. Ma, se non si dovesse arrivare nei tempi previsti dalle norme, il commissariamento è indispensabile". Successivamente a riguardo si è espresso anche Tommaso Giulini in qualità di rappresentante delle medio-piccole, questo il suo commento: "Credo che oggi fosse volontà veramente di tutti occuparsi dello statuto. Non credo che sia nell'interesse di nessuno arrivare a un commissariamento. Sarebbe davvero un peccato. Riterrei stupido che questi 20 soggetti si facessero commissariare".