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Cairo: ‘Datemi tempo!’

Urbano Cairo, analizza i venti mesi della sua presidenza e racconta le sue difficoltà, i suoi errori e i suoi progetti. Facendo al tempo stesso un “Mea culpa” e un “Mea discolpa”.

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Ermanno Eandi

Urbano Cairo, analizza i venti mesi della sua presidenza e racconta le sue difficoltà, i suoi errori e i suoi progetti. Facendo al tempo stesso un “Mea culpa” e un “Mea discolpa”.VENTI MESI: “Sono al Toro da poco tempo, a parte la passione per il calcio e per il Toro, non ho mai avuto l’esperienza per gestire una squadra, i giocatori, gli arbitri, la stampa. Non è facile avere tutte quelle componenti per muoversi in questo mondo. Il calcio è un ambiente molto difficile. Sono tanti i presidenti che hanno avuto grandi successi nelle loro attività e fanno molta fatica nel mondo del calcio. Fare il presidente del Toro è un lavoro da fare a tempo pieno, è coinvolgente e faticoso. Ho azzerato il tempo libero, a casa non mi vedono quasi mai, anche in azienda vado molto meno, tutto per il Toro”.ERRORI: “In questa stagione io ho fatto alcuni errori e me ne assumo le responsabilità, anche perché chi paga, in fondo, sono io. Però nel calcio gli errori li sai dopo. Tu fai una squadra pensando di fare bene, poi scopri che hai sbagliato. Il prossimo anno spero di rimediare agli errori e avere una squadra competitiva”.ABBRUSCATO: “L’anno scorso Abbruscato era l’attaccante che tutta la serie B voleva e tutta la serie A guardava. Ho lottato per averlo, è costato una cifra importante. Nella precendente stagione è stato utilissimo. Pensate questo: chi l’avrebbe mai detto che la coppia Amoruso- Bianchi avrebbe fatto 32 gol? Bisogna saper accettare la realtà e dare fiducia ai calciatori”.MILAN E INTER: “Rispetto al Milan e l’Inter fatturiamo 200 milioni di euro in meno all’anno, 400 miliardi di lire in meno per fare acquisti importanti. Berlusconi quando ha comprato il Milan nel 1986, che sembrava disastrato, ha trovato Maldini, Baresi, Costacurta, Galli, Evani, Virdis, giocatori che hanno vinto lo scudetto due anni dopo. Io purtroppo non ho trovato moltissimo, quando ho preso il Toro. Però rimpiango di non aver trovato Quagliarella, Mantovani, Pinga, Semioli, Marchese e tanti altri. Infine, mi dispiace per i tifosi, ma io non sono ricco come Berlusconi e Moratti, comunque farò del mio meglio”.VIVAIO: È fondamentale. Anche nell’ottica di quello che ho detto prima sul Milan e l’Inter, avendo pochi soldi non possiamo comprare i campioni, dobbiamo crearli. Se vogliamo essere competitivi dobbiamo sfornare almeno due giovani all’anno. Io ci tengo molto e sto investendo parecchio. Anche qui ci vuole tempo, almeno cinque anni, per sviluppare dei ragazzi giovani e farli diventare calciatori”.DATEMI TEMPO: “Sono ormai tanti anni che il tifosi del Toro sono bistrattati da tante presidenze difficili. Quando sono arrivato a Torino c’è stata una aspettativa forte. I tifosi hanno il palato fino e giustamente le loro pretese: il Filadelfia, lo scudetto, uno stadio adeguato, il vivaio. Datemi tempo, abbiate un po’ di pazienza, sappiate che io sono con voi. Ricordatevi che il grande Pianelli ha impiegato 13 anni per vincere uno scudetto, ci vuole tempo. Mi circonderò di persone capaci, non è facile trovare gente brava, direttori sportivi molto esperti si contano sulle dita di una mano, quindi a volte devi fare di necessità, virtù. Ringrazio tutti i tifosi, ho sempre avuto un incredibile sostegno e affetto da parte loro, indipendentemente dai risultati della squadra. Chiedo un appoggio forte a tutti i tifosi e spero di dare a loro quelle soddisfazioni che veramente meritano”.