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Juventus-Torino 4-0, le tre sentenze: tattica e approccio sbagliati

Uniche note liete, Sirigu e Lyanco. Per il resto, è buio pesto: zero strategia e zero collaborazione da parte di alcuni giocatori come Niang

Redazione Toro News

"Con l'inizio della settimana che porta a Torino-Verona, i granata si devono mettere in fretta alle spalle il Derby della Mole di sabato, una stracittadina da dimenticare in fretta - e che lancia diversi segnali in vista delle prossime partita. La prima "sentenza" riguarda l'adattabilità. Cercare di imporre il proprio gioco è senza dubbio affascinante e lodevole, ma contro formazioni ben più forti - e dal trend casalingo così impressionante, non guasterebbe un briciolo di umiltà in più. Adattarsi all'altra squadra non significa per forza essere passivi, ma ursare la testa e mantenere la concentrazione su quelli che si conoscono come punti forti della Juventus - e magari cambiare qualcosa anche dal punto di vista tattico. Il Toro ha giocato in maniera confusa e disordinata, credendo di poter fare la partita allo Stadium senza neanche andarci vicino.

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