Roberto Muzzi: “Toro, due anni stupendi, non potevo chiedere di più”

 "Muzzi Muzzi Muzzi Muzzi gol", un grido che spesso e volentieri, dal 2005 al 2007, riecheggiava in Curva Maratona, prima al Delle Alpi e poi all'Olimpico.

Per Roberto Muzzi però, vero e proprio bomber di razza e oggi allenatore dei Giovanissimi Nazionali della Roma, anche un lungo passato con la maglia del Cagliari, che ha vestito dal 1994 al 1999 totalizzando 144 presenze e 58 gol.

Ciao Roberto, a Cagliari e a Torino non possono che legarti ricordi positivi, giusto?Assolutamente, sono state due esperienze splendide, e ho lasciato il cuore in entrambe le città. Ho conquistato due promozioni in A con entrambe le maglie, con il Cagliari ho segnato anche diversi gol nel massimo campionato, mentre il Toro mi rimarrà sempre dentro per tutto quello che abbiamo passato, con i play off conquistati con una squadra costruita all'ultimo momento all'inizio dell'anno.

Proprio nei play off riuscisti anche a segnare, non è vero?Sì, feci gol nello spareggio contro il Mantova, una rete che, insieme a quella dell'anno successivo all'Olimpico contro la Roma, grazie alla quale ci salvammo, ricorderò per sempre. Sono stati due anni stupendi, e davvero non potevo chiedere di più.

A Cagliari invece, in panchina, c'era un certo Ventura, non è così?Certo, è vero. Sarò per sempre grato a lui, al Cagliari e alla città di Cagliari.

Domenica pomeriggio il Toro parte sicuramente favorito, alla luce delle quattro vittorie consecutive. Ma non deve sottovalutare i sardi, che con l'arrivo di Zola stanno facendo bene e che sono alla ricerca di pesanti punti salvezza, sei d'accordo?Sì, pienamente. Ho visto il Cagliari contro la Roma e, anche se ha perso, ha fatto una gran partita. Sarà un match difficile per entrambe e molto bello, perché ultimamente, se è vero che i rossoblu si stanno esprimendo molto bene, anche il Torino sta dando spettacolo grazie al suo calcio.