Rolando furioso

"di Valentino Della Casa

"Potremmo essere scontati, ma gli stessi fatti lo sono: Rolando Bianchi è e continua ad essere una delle pochissime note veramente positive di questo “torello”. In particolare ieri, con la squadra in naufragio come neanche il Titanic, l'attaccante (prima punta, quindi di grossa corporatura, e ci terrei a sottolinearlo) correva il doppio dei compagni, si faceva vedere in ogni zona del campo, si rompeva anche un labbro, ma continuava, forse da solo, a cercare quella rimonta che non è arrivata.

"Paradossale quando a centrocampo, scartato un avversario, ha lanciato Diana con un assist al bacio. Inversione di ruoli? No, perchè l'ex sampdoriano non ha poi segnato, a differenza di Rolando che continua a vedere la porta con spaventosa regolarità.

"Cerchiamo comunque di essere obiettivi: il fatto che un attaccante di peso riesca a correre e battersi per partite intere non è solo sintomo di una certa mentalità (sicuramente da elogiare e, perchè no, da imitare), ma anche di una condizione fisica eccellente. E qui il merito va a quel mister, oggi un po' scaricato da molti (presidente in persona), che ha permesso alla squadra intera di avere un ottimo stato di forma.

"I giocatori, infatti, non sono stanchi, non sono male allenati dal punto di vista atletico. I problemi della squadra sono altri: tattiche inesistenti, testa altrove, paura. Sarà anche la pressione, ma ci chiediamo come un'Inter o un Barcellona riescano a trionfare, davanti a 50000 e più persone, che sanno essere giudici severi, esattamente come ogni altro tifoso.

"(Foto: M. Dreosti)