Toro News
I migliori video scelti dal nostro canale

gazzanet

Torino-Bologna e quelle manifestazioni spontanee d’altruismo

Approfondimento / La squadra granata ha effettuato un salto di qualità dal punto di vista mentale

Raffaele Lima

"Con l'avvento di Mihajlovic, di cose, al Toro, ne sono cambiate parecchie: dal modulo, alle abitudini in allenamento e infine, ma non meno importante bensì tutt'altro, lo spirito di gruppo e il carisma in campo, il quale riprende alla perfezione il credo di vita del mister serbo, un allenatore per niente timoroso, caparbio quando si parla di sfide a dir poco impossibili. Un vero e proprio golpe quello in casa granata, con dei risvolti più che positivi e a dirlo, al momento, è il campo, la dura legge del football che è sempre, o quasi, giusta e mai scorretta.

"Un vero e proprio cambio di mentalità quello attuato da Mihajlovic, il quale ha contribuito con il suo carattere di ferro a trasmettere lo spirito di gruppo e la grande solidarietà tra compagni tra i giocatori del Torino: la prova del nove è stata superata nella seconda giornata di campionato contro il Bologna di Roberto Donadoni, quando varie azioni di gioco e diversi atteggiamenti da parte dei giocatori hanno fatto intuire questo grande passo in avanti dal punto di vista interiore. Tante le decisioni che sono state prese direttamente in campo, senza l'intercessione dell'allenatore da bordo campo: in primis, quando il fischietto di Firenze Rocchi ha fischiato il fallo in area di rigore a favore dei granata, tutti i compagni di squadra hanno accompagnato il Gallo Belotti verso il dischetto, quasi per esorcizzare l'errore commesso nella prima giornata di Serie A, ma, anche se tutto ciò è stato a dir poco inutile - visto il fallimento dell'ex Palermo dagli undici metri - il gran gesto non è rimasto invisibile a nessuno.

"Per rimediare a tutto ciò, i suoi compagni hanno fatto l'impossibile in campo per scacciargli dalla testa quei brutti pensieri che possono colpire ogni attaccante dopo un errore del genere: Molinaro, ad esempio, ha preferito cercare in mezzo Belotti, nonostante la posizione appetibile per cercare il primo gol stagionale, ma, per fortuna, il buonsenso ha prevalso sull'egoismo e lo spirito di gruppo ha fatto il suo dovere, dimostrando che insieme si può raggiungere qualunque risultato, mentre da soli non si arriva nemmeno a metà impresa e tutto ciò, in questo 2016 calcisticamente più pazzo che mai, ha insegnato molto all'intero palcoscenico del football mondiale. Stessa azione compiuta anche dal giovane Lucas Boyé, il quale, dopo i primi egoismi della prima giornata contro il Milan, domenica ha dimostrato una grande prova di maturità: nel bel mezzo di un'azione fatale per gli avversari, l'argentino ha preferito fare l'assist decisivo al collega Baselli, piuttosto che segnare la sua prima rete in Italia. Una grande rivoluzione quella messa in atto in casa granata, un cambio di mentalità che ricorda quasi i vecchi tempi e che sottolinea chiaramente i veri valori del Torino ripresi dal mister Mihajlovic.