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Torino e futuro di Mihajlovic: Cairo infastidito, valutazioni in corso

La panchina granata / Il tecnico per ora è salvo. Ma fino a quando?

Gianluca Sartori

"Serie preoccupazioni e presa di coscienza di una realtà amara. Quanto filtra dalla notte di Firenze, che ha cacciato il Toro nella parte destra della classifica e clamorosamente ridimensionato gli obiettivi dei granata, è un notevole fastidio del numero uno granata, Urbano Cairo. Che - come quasi ogni volta - era al seguito della squadra, in quel di Firenze, e ha assistito alla bruciante sconfitta al fianco del diesse Gianluca Petrachi. Poco sotto di lui, Andrea Belotti, la gemma pregiata di questo Toro, preso sistematicamente di mira dai difensori avversari e alfine infortunatosi ad un ginocchio.

Proprio l'infortunio di Belotti è una delle principali scusanti che i vertici societari granata attribuiscono al tecnico Mihajlovic, che conduce un Toro sin qui in grado di aggiudicarsi solo 13 punti nelle prime 10 partite di campionato. Non solo: si ritiene anche - ma non è un mistero - che le errate applicazioni del VAR abbiano tolto ai granata almeno quattro punti, che oggi porterebbero i granata in quella zona Europa che è (era?) l'obiettivo conclamato del progetto portato avanti. Allo stesso tempo, però, è chiaro che la china imboccata sia molto pericolosa. I freddi numeri dicono che il Torino, anzichè migliorare, sta regredendo (- 2 punti in più rispetto all'anno scorso). Il calendario, che da qui alle prossime settimane sarà tutto più difficile. La sensazione, che la squadra sia avvolta da un vortice di negatività, tra demeriti propri e una bella dose di sfortuna, che sembra difficile da debellare. "Bene le prestazioni, ma voglio i risultati", le parole più recenti di Cairo.

Se, come a Firenze, manca anche la prestazione, è inevitabile che riflessioni presidenziali siano fatte a 360° e dunque anche sulla guida tecnica. Cairo è convintissimo di aver fatto tutto il possibile per fornire a Mihajlovic una rosa competitiva, assieme al diesse Petrachi, vero tessitore dei rapporti tra tecnico e presidente: tenuto Belotti, il tecnico è stato accontentato in tutto e per tutto. Non sono graditissime, inoltre, alcune uscite pubbliche del tecnico granata. Gli scenari? La pazienza ci sarebbe ancora, ma potrebbe vacillare in maniera importante se domenica, col Cagliari, al Toro dicesse di nuovo male. Mihajlovic - che percepirà fino a giugno le mensilità dello stipendio da 1.5 annuale - da buon uomo di mondo, per primo sa che le cose non si stanno mettendo bene. E si vede, da come parla e da come si comporta. Ma la rosa è costruita a sua immagine e somiglianza. Quel che è certo è che non ci saranno decisioni affrettate, insomma. Per il resto, come sempre in questo sport, saranno i risultati del campo a decidere.