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Torino, Iago Falque: “Adesso ci siamo tutti, questo è un mese fondamentale”

L'intervista / L'attaccante granata: "Il mio obbiettivo stagionale è raggiungere la doppia cifra; poi quello che viene è tanto meglio"

Redazione Toro News

"Dallo stadio Filadelfia, dove il Torino si sta allenando in vista della partita di domenica contro il Milan, ha parlato Iago Falque. Ecco le dichiarazioni che l'attaccante ha rilasciato ai microfoni di Torino Channel: “Da quando sono arrivato ho sempre sentito la fiducia del mister, anche quando ho cambiato modulo. Le cinque reti segnate? Sono contento, sto tenendo il passo dello scorso anno, ma al 14° turno avevo fatto doppietta quindi occorre vedere se sarà così anche dopo la partita con il Milan. Sono contento, per adesso sono capocannoniere, ma prima o poi non sarà più così perché Belotti farà tanti gol. L’obiettivo è sempre raggiungere la doppia cifra; poi quello che viene è tanto meglio, ma arrivare a doppia cifra per un esterno è già importante. Una doppietta contro il Milan? Beh, sarebbe una cosa molto buona. Ma i gol arrivano se ci sono le prestazioni. E in ogni caso non è importante se segnerò io o qualcun altro, ciò che conta è la prestazione”. Finalmente l’infermeria è vuota, tutti i giocatori sono a disposizione: “Quando ci sono infortuni è sempre più difficile e gli altri giocatori devono dare un po’ di più. Adesso per fortuna ci siamo tutti; questo mese è fondamentale ed arrivarci con tutti disponibili è una cosa buona. Adesso bisogna andare in campo, mettercela tutta e fare delle ottime partite. Poi, finito questo ciclo, vedremo dove siamo”.

"L'argomento di conversazione poi si sposta sulla gara di domenica: “Il Milan è una squadra forte, con poca continuità ultimamente. Ma nel loro stadio sono pericolosi. Il loro obiettivo era la Champions League, avranno voglia di rivalsa. Noi dovremo andare lì con lo stesso spirito visto nella partita contro l’Inter. Punti deboli? Difficile trovarli, perché hanno speso tanto sul mercato. Ma qualcuno ce l’hanno, li teniamo per noi, per cercare di fargli male domenica”.

A chi dovrà fare più attenzione il Toro? “Il giocatore più importante è Suso. Sta facendo molto bene, dovremo stare attenti a lui ma anche a Kalinic. E in ogni caso i giocatori di levatura internazionale sono tanti”.

"Arriva il momento delle domanda dal pubblico ed un tifoso gli chiede se ha dei riti particolari prima dei match: “Non sono molto scaramantico. Magari qualche volta non cambio scarpe con le quali ho fatto gol, e magari il mio sponsor si innervosisce… Per il resto però non sono troppo superstizioso”.

"Chi è il tuo migliore amico nel calcio?

"“Perotti, ho giocato insieme a lui al Genoa e alla Roma, abbiamo sempre avuto un bellissimo rapporto, non siamo compagni ma siamo amici”.

"Quanto è importante per te il derby contro la Juventus?

"“Il derby è certamente una partita speciale, i tifosi te la fanno sentire giorni e mesi prima. Purtroppo non sono riuscito ancora a vincerne uno. È una cosa che mi manca, speriamo di riuscirci presto”.

"Il tuo ruolo preferito?

"“Ultimamente ho sempre giocato da esterno, nella cantera del Barcellona giocavo da trequartista. Sono abituato a giocare da esterno, ma anche spostato in posizione più centrale mi è sempre piaciuto”.

"Speri di andare ai Mondiali?

"“Magari! Io ho sempre detto che la Nazionale arriva se qui faccio bene. Io ci provo. Penso che ci sto riuscendo, poi le scelte non riguardano me. Certamente nella Spagna non è semplice perché c’è tanta concorrenza. Ma chissà, a volte il premio arriva quando meno te lo aspetti”.

"Che emozioni provi nell’andare a Superga?

"“Io ci ero andato per conto mio già tanti anni fa. Poi quando si sale tutti insieme per il 4 maggio si capisce cosa vuol dire quella data. Un mix di ricordo e commemorazione con tanto affetto”.

"Che cosa può fare l’Italia per rifondare il suo calcio? In cosa deve prendere esempio dalla Spagna?

"“Dopo questa eliminazione dai Mondiali si parla tanto. Sarà una strada lunga. In Italia c’è tutto per fare bene, bisogna avere più pazienza, puntare sui giovani italiani. Credo che i giocatori italiani arrivano in alto un po’ troppo tardi”.

"Hai rimpianti nella tua carriera?

"“Il mio rimpianto è la scelta di andare in Inghilterra. Lì ho perso quasi due anni. Per il resto ho sempre giocato, bene o male. Quello di andare al Tottenham è stato un errore perché ho pensato più al fattore economico che a quello sportivo”.

"Come hai reagito quando il Torino ti ha contattato per la prima volta?

"“All'inizio ero sorpreso, non sapevo come sarei stato trattato visto il mio passato alla Juventus. Ma hanno mostrato tanto interesse e io volevo una squadra che mi desse fiducia. Poi i tifosi mi hanno accolto bene. Al Torino me ne hanno mostrata tanta, venire qui è stata la scelta migliore della mia carriera”.

"A San Siro il confronto sarà quello tra te e Suso?

"“Siamo giocatori simili, giochiamo nella stessa posizione, siamo spagnoli, stiamo facendo bene… Abbiamo tante similitudini”.

"Domenica ci vorrà un Toro simile a quello visto contro l’Inter?

"“Speriamo anche di fare meglio. Il match contro l’Inter ci dà fiducia perché abbiamo dimostrato personalità. Poi è un ricordo fresco perché abbastanza vicino. Quindi domenica andiamo a San Siro per dare una soddisfazione ai nostri tifosi”.

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