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Torino, il prossimo obiettivo di Mazzarri: ritrovare il miglior Baselli

Focus On / Il centrocampista granata si spende e lotta ma manca ancora di convinzione: anche lui va portato al top della forma

Gianluca Sartori

"Non si può certo dire che Daniele Baselli stia vivendo la miglior stagione della carriera. Il rinnovo, giunto in estate, ha fatto di lui uno dei top player del Torino: del tutto meritato per quelle che sono le doti di un giocatore che il club ha scelto come uno dei leader tecnici del progetto. Quella che avrebbe dovuto essere la stagione della consacrazione è stata però ondivaga, sin qui. Il talento di Manerbio non ha ancora espresso al meglio le sue importanti qualità. Lo dice il fatto che, in venti partite di campionato - quasi sempre da titolare - abbia segnato solo due reti e fatto contare un solo assist: poco per un centrocampista con doti di inserimento e di tiro in porta sopra la media.

"QUANTA CORSA MA... - Certo non si può dire che Baselli non si sacrifichi. Anzi: spesso risulta essere il granata che macina più chilometri in campo. Anche contro l'Udinese, con 11.977 km percorsi è stato il giocatore di Mazzarri ad aver corso di più. Non era una partita facile, inoltre, avendo di fronte una mediana, quella friulana, di qualità e quantità, con giocatori come Barak e Jankto da tenere d'occhio. Si osserva dunque un Baselli bravo a dare equilibrio e utile nei ripiegamenti, ma stranamente inconcludente nella gestione della palla e con meno capacità di trovare lo spazio giusto per inserirsi. L'immagine più eloquente è l'occasione avuta nella ripresa, quando ha avuto l'occasione di trovarsi a tu per tu con il portiere: prima si è fatto rimontare, poi ha concluso debolmente di sinistro, sprecando un'occasione importante, come d'altronde aveva già fatto col Benevento. In quella circostanza, sfruttò un errore della difesa avversaria per involarsi davanti a Brignoli: con la porta spalancata, sparò alto sopra la traversa.

"... POCA CONVINZIONE - Si può dunque dare di più, per quanto riguarda Baselli, giocatore a cui - per le potenzialità indiscusse - si può chiedere di provare a "cantare e portare la croce" nelle due fasi di gioco. Manca convinzione e un pizzico di fiducia in più, nel tentare le giocate e nel puntare con più decisione la porta. Recuperare il miglior Baselli può e deve essere il prossimo obiettivo di Mazzarri. Il tecnico toscano ha adoperato l'ex atalantino sempre da titolare, e anche in due ruoli diversi, da mezzala destra prima e poi - contro la Sampdoria a Genova - in posizione più avanzata, da trequartista sinistro del 4-3-2-1. La stima c'è, ora tocca a Baselli ripagarla nel migliore dei modi.