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Torino-Napoli, il vorticoso giro-palla la chiave del gioco di Sarri

Verso il match / La mediana amministra il possesso seguendo come un unico organismo il movimento del regista, per poi verticalizzare improvvisamente

Redazione Toro News

"Una squadra che hai nei propri movimenti meccanici e sistematicamente ripetitivi la propria forza: il Napoli di Maurizio Sarri è una formazione che sa divertire e divertirsi, ma soprattutto che esprime un calcio tatticamente diverso da qualsiasi altro sistema di Serie A.

"Il 4-3-3 azzurro, infatti, è unico nel suo genere per la grande poliedricità degli interpreti, e perché - nei fatti - se interpretato al meglio, non lascia davvero nulla al caso, garantendo spettacolo in avanti, ma anche grande solidità e sicurezza dietro. Particolare rilievo nel gioco orchestrato da Sarri ce l’ha naturalmente il regista - solitamente Jorginho, che tocca un infinità di palloni, ed ha il compito di dettare gioco anche quando non ha la palla tra i piedi, semplicemente muovendosi a gioco in corso. I due interni (Hamsik e Allan) seguono il regista, e una volta ricevuta palla cercano il compagno più vicino libero, avviando così una rete di passaggi fitta e rapida, che intontisce l’avversario e permette di coglierlo di sopresa una volta che si effettua verticalizzazioni improvvise per gli attaccanti.

"Gli attaccanti, appunto. I tre delegati alla fase offensiva hanno compiti molto diversi tra di loro. Callejon è indispensabile agli equilibri partenopei perché garantisce grande copertura su tutta la fascia destra, e nel contempo possiede ottimi tempi di inserimento. Insigne ed Higuain, invece, si muovono in sintonia piena in fase offensiva, assecondandosi e scambiandosi spesso le posizioni, per non dare punti di riferimento alla squadra avversaria. Molto abili nell'uno contro uno e nella protezione della palla, i due giocatori sono capaci di innescarsi a vicenda e di capitalizzare al meglio quelle verticalizzazioni improvvise scaturite dal vorticoso giro-palla in mediana.